Pubblichiamo le dichiarazione dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi. L’UNHCR ha ricevuto segnalazioni continue di trattamenti iniqui o discriminatori nell’accoglienza dei profughi ucraini.
Dal 24 febbraio, milioni di persone vivono l’orrore della guerra in Ucraina. In un mese, molti civili hanno perso la vita e altre migliaia sono rimasti feriti. Le famiglie sono state distrutte. Senza la cessazione immediata dei combattimenti, questa indicibile sofferenza e la migrazione forzata di massa potranno solo peggiorare. Quasi un quarto della popolazione dell’Ucraina – più di 10 milioni di persone – è stato costretto ad abbandonare le proprie case. I combattimenti incessanti continuano a provocare fughe su larga scala, esacerbando la condizione sia degli sfollati interni che di coloro che non riescono a fuggire dalle aree più colpite.
Case, scuole, ospedali, servizi essenziali e altre infrastrutture civili sono state distrutte, riducendo le persone a bere acqua piovana e neve, decimando le forniture di cibo e medicine. È più che mai urgente che vengano aperti all’interno dell’Ucraina, passaggi sicuri e garanzie di sicurezza adeguate per l’evacuazione dei civili. Senza di essi la distribuzione di aiuti salvavita continua ad essere rischiosa ed estremamente difficile.
L’UNHCR è in Ucraina da 30 anni e non se ne andrà. Stiamo contribuendo ai convogli umanitari destinati alle persone in zone difficili da raggiungere, e continueremo a farlo. Fuori dall’Ucraina, abbiamo rafforzato tutte le nostre squadre. L’UNHCR ha anche aumentato la risposta umanitaria per sostenere i governi dei paesi che ricevono i rifugiati dall’Ucraina nel fornire assistenza umanitaria e di protezione. L’accoglienza calorosa e ben organizzata dei rifugiati ucraini è stata eccezionale e merita riconoscimento e gratitudine.
“Rischi per la protezione dei minori non accompagnati e dei rifugiati LGBTQ+”
Tuttavia, l’UNHCR ha segnalato la presenza di rischi per la protezione di alcune persone tra coloro che fuggono dall’Ucraina che ci preoccupano profondamente. È fondamentale che siano messe in atto misure per identificare, mitigare e rispondere rapidamente ai rischi di violenza di genere, sfruttamento, abuso e traffico di donne e ragazze. Riconosciamo anche che i minori non accompagnati e separati ed i rifugiati LGBTIQ+, più anziani o che vivono con disabilità hanno esigenze specifiche e potrebbero essere vulnerabili a maggiori rischi per la protezione. Migliaia di cittadini di paesi terzi sono fuggiti dalla guerra insieme ai cittadini ucraini, compresi alcuni che hanno bisogno di protezione internazionale o sono a rischio di apolidia. Molti hanno trovato sicurezza o sono tornati nei loro paesi d’origine. Tuttavia, ci arrivano segnalazioni continue di trattamenti iniqui o discriminatori.
Anche un solo caso di razzismo o discriminazione che impedisca a chiunque di fuggire dalla violenza o di accedere all’asilo e alla sicurezza è un caso di troppo. Continueremo a lavorare con le autorità in Ucraina e nei paesi confinanti per garantire che a tutti coloro che fuggono dalla stessa violenza e dalla tragedia della guerra in Ucraina, sia offerta la medesima sicurezza e protezione. Sono grato ai paesi vicini per aver mantenuto le frontiere aperte. Accolgo con favore la decisione senza precedenti dell’Unione europea di offrire una protezione temporanea alle persone in fuga dall’Ucraina. Questo sostegno e questa solidarietà dimostrati dagli stati e dalle persone in tutta Europa e nel mondo sono stati incredibilmente incoraggianti.
“Il diritto di chiedere e ottenere asilo è universale”
Questo livello di solidarietà dovrebbe essere d’esempio per tutte le crisi di rifugiati. Anche qualora la crisi ucraina si intensificasse, non dobbiamo dimenticare gli altri milioni di bambini, donne e uomini costretti a fuggire a causa di conflitti, persecuzioni, violenze e abusi dei diritti umani. In molte altre regioni del mondo – fin troppe – la devastazione inflitta a milioni di persone innocenti non è meno reale nè meno crudele. Il diritto di chiedere e ottenere asilo è universale. Non è condizionato dal colore della pelle, dall’età, dal sesso, dal credo o dal luogo di nascita. Il rispetto dei diritti dei rifugiati non può essere soggetto a interpretazione o negoziazione. Questa crisi ci metterà alla prova. La capacità dei paesi vicini di accogliere i rifugiati è già sotto pressione.
Un conflitto prolungato caratterizzato dalla brutale mancanza di rispetto del diritto umanitario internazionale che abbiamo osservato nell’ultimo mese può uccidere, terrorizzare e costringere a fuggire altri milioni di persone. L’unico modo per risolvere questa crisi è porre fine alla guerra. Tuttavia, fino a quando continuerà a crescere il numero di coloro che fuggono, sia loro che le persone che li ospitano hanno bisogno di e meritano il nostro sostegno. Sarà necessario fare di più – per gli stati, per i rifugiati, per le comunità locali – ed esorto la comunità internazionale a garantire che ciò avvenga. La guerra in Ucraina ha generato enormi sofferenze, ma ha anche ispirato atti di grande coraggio, generosità e compassione. Assicurare un sostegno continuo alle sue vittime innocenti è essenziale se vogliamo evitare che questa crisi si trasformi in una catastrofe.