Giovedì 24 marzo, il governo dell’Etiopia ha dichiarato una tregua umanitaria a tempo indeterminato con effetto immediato nella regione settentrionale del Tigray. Il governo del Tigray ha accettato l’accordo di cessazione temporanea delle ostilità, con l’obiettivo di facilitare la fornitura di aiuti umanitari sufficienti e tempestivi alla popolazione della regione. Secondo il governo etiope, la tregua umanitaria avrebbe consentito “il libero flusso di aiuti umanitari a coloro che necessitano di assistenza“. Il Presidente etiope Abiy Ahmed dichiarò che la tregua avrebbe permesso l’attuazione di “misure straordinarie per salvare vite umane”. L’Ufficio Affari esteri del Tigray ha comunicato che, nelle ultime due settimane, solo 26 camion di forniture sono giunti nell’area.
La denuncia del governo del Tigray
Secondo il governo tigrino, “questo fornisce la prova inconfutabile che l’accordo di cessazione delle ostilità viene usato per intensificare il brutale blocco totale del Tigray. Le autorità etiopi continuano a sfornare un ritmo vertiginoso di false dichiarazioni, sostenendo che in Tigray stiano aumentando gli aiuti umanitari. Alcuni membri della comunità internazionale, in chiaro disprezzo dei loro doveri legali, morali e professionali, stanno facendo eco alle narrazioni fittizie del regime di Abiy. Anche loro affermano, falsamente, che la continua consegna di aiuti umanitari nel Tigray deve essere incoraggiata. Questi membri della comunità internazionale, esaltando le virtù di un cambiamento inesistente, sono complici del blocco degli aiuti umanitari e della conseguente diffusione di fame e malattie.
Il governo del Tigray chiede con forza di porre fine a queste dichiarazioni irresponsabili. Oltre ad essere una crudele falsità a spese delle vittime di una sconcertante calamità umanitaria causata dall’uomo, fare tali affermazioni equivale anche ad essere complici di un crimine internazionale. La consegna degli aiuti umanitari senza alcun ostacolo dovrebbe essere svincolata dalle questioni politiche“. Il governo tigrino chiarisce che “se l’accordo di cessazione delle ostilità non può dar luogo al flusso di aiuti senza ostacoli, esso ha superato la sua utilità. È, ipso facto, privo di qualsiasi significato.
Il governo del Tigray esige “la fine delle affermazioni fuorvianti e false riguardo aiuti umanitari che non sono stati consegnati“. Chiede alla comunità internazionale di esercitare “un’adeguata pressione sul regime al fine di porre fine ai giochi di parole“. Ritiene necessario “ripristinare i servizi sociali vitali interrotti“. Infine, il governo del Tigray ribadisce il suo impegno a fare tutto ciò che è in suo potere “per facilitare la consegna di aiuti umanitari senza restrizioni nell’area. Il Tigray prevarrà“.
Alberto Pizzolante