Il teatro d’arte drammatica di Mariupol, nel sud dell’Ucraina, è stato bombardato. L’edificio era utilizzato come rifugio. Secondo fonti ucraine, il bombardamento sarebbe stato portato a termine dall’esercito della Federazione Russa. Non ci sono dati sulle vittime e sui feriti. La notizia è stata resa nota dal vicesindaco di Mariupol, Serhiy Orlov, alla Bbc. Secondo Orlov, nel teatro si erano rifugiate tra le 1.000 e 1.200 persone. Il Consiglio comunale della città ha dichiarato che le forze armate russe “hanno intenzionalmente e cinicamente distrutto il Teatro nel cuore di Mariupol. L’aereo ha sganciato una bomba su un edificio dove si nascondevano centinaia di civili di Mariupol. Non è ancora possibile valutare la portata di questo atto terribile e disumano, perché i bombardamenti delle aree residenziali continuano in città“. Dopo l’attacco, il teatro e l’ingresso al rifugio antiaereo sono crollati
Il parlamentare ucraino Serhiy Taruta ha riferito che “Non sappiamo se ci sono sopravvissuti. E la cosa peggiore è che non potremmo tirarli fuori da sotto le macerie. Molti residenti di Mariupol si erano nascosti nel teatro con bambini piccoli“. Il ministro degli Esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba, su Twitter ha scritto: “Un altro orrendo crimine di guerra a Mariupol: un massiccio attacco russo al teatro drammatico dove si nascondevano centinaia di civili innocenti. L’edificio è ora completamente distrutto. I russi non potevano non sapere che si trattava di un rifugio per civili“.
Secondo il ministero della Difesa russo è stata la milizia nazista ucraina del Battaglione Azov a distruggere l’edificio.