Secondo l’UNHCR, alla fine del 2021 le persone in fuga da guerre, violenze, persecuzioni e violazioni di diritti umani erano 89,3 milioni. Il dato segnala un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente ed è il doppio rispetto a 10 anni fa. L’invasione russa dell’Ucraina e altre emergenze hanno portato la cifra a superare i 100 milioni. Nel 2021, il numero di rifugiati è stato di 27,1 milioni. Il numero di richiedenti asilo ha raggiunto i 4,6 milioni, crescendo dell’11% rispetto all’anno precedente. Le persone sfollate all’interno del proprio Paese a causa di conflitti sono 53,2 milioni. Secondo la Banca Mondiale, 23 Paesi sono stati teatro di guerre di intensità media o alta, per una popolazione totale di 850 milioni di persone.
Il numero di rifugiati e di sfollati interni che hanno fatto ritorno a casa nel 2021 è aumentato, tornando ai livelli pre-COVID19. I casi di rimpatrio volontario sono aumentati del 71%. Circa 81.200 apolidi hanno acquisito una cittadinanza o se la sono vista confermare.
Le parole di Sergio Mattarella
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«La cronaca internazionale ci presenta costantemente la drammatica attualità della condizione dei rifugiati. Il diritto internazionale e la nostra Costituzione prevedono forme specifiche di protezione per quei milioni di donne, uomini e bambini costretti da conflitti armati, discriminazioni, violazioni e abusi dei loro diritti e libertà fondamentali, a fuggire dal proprio paese alla ricerca di un presente e di un futuro migliori.
L’Italia contribuisce con responsabilità al dovere morale e giuridico di solidarietà, assistenza e accoglienza dei rifugiati, assicurando pieno sostegno all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite e promuovendo nelle sedi europee un impegno incisivo e solidale in materia di migrazioni e asilo. L’azione a favore dei rifugiati va rafforzata ora, nei momenti di accentuata crisi, secondo quell’approccio multilaterale, del quale l’Italia è storica e convinta sostenitrice.
Desidero manifestare la riconoscenza della Repubblica a quanti – personale delle Pubbliche Amministrazioni e operatori della protezione internazionale e dell’accoglienza – si adoperano per alleviare le sofferenze e garantire l’accesso dei profughi ai servizi di base. Un attestato di riconoscenza che va anche ai moltissimi concittadini che con grande umanità e dedizione hanno fornito, soprattutto nelle settimane successive all’aggressione russa all’Ucraina, un contributo fondamentale nell’assistenza e accoglienza dei rifugiati. Nel loro operato si rispecchiano i valori della nostra Costituzione».