Rosario Losiggio, 22enne originario di Sant’Onofrio, in provincia di Vibo Valentia, è stato eletto al Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. Losiggio è uno studente al quarto anno del CdLM in Medicina e Chirurgia, presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Inoltre, è Vicepresidente dell’Associazione Valentia, che edita LikeQuotidiano.it.
Al momento della sua candidatura, avvenuta con la lista Azione Universitaria all’interno della circoscrizione Nord-Ovest (Lombardia, Piemonte e Liguria), Rosario Losiggio aveva dichiarato: «Mi candido perché vorrei traslare a livello nazionale un modello di rappresentanza in cui credo fermamente e che ho avuto modo di sperimentare in ormai 6 anni di rappresentanza studentesca, tra liceo ed università. Si tratta di un sistema in cui le istanze oggetto di discussione sui tavoli del ministero o del parlamento siano il frutto delle reali esigenze degli studenti. Questo sistema si può attuare solo costruendo un network più solido, diffuso ed efficace tra i vari atenei, pubblici e privati».
La riforma didattica
Tra i punti del suo programma, una riforma della didattica universitaria.
«Crediamo sia necessario un modello didattico più interattivo – ha spiegato Losiggio – che permetta ai neo-laureati di essere subito spendibili nel mondo del lavoro senza trafile di praticantato non retribuite. La riforma che ha sostituito numerosi corsi di laurea magistrale a ciclo unico con il sistema 3+2 ha portato ad un aumento dei corsi da frequentare. Temi in precedenza affrontati all’interno di un unico corso sono stati spacchettati. Questo causa un aumento degli esami da sostenere e, di conseguenza, un significativo incremento del lavoro da parte dello studente.
La formazione e l’accrescimento culturale sono di fondamentale importanza, ma devono lasciare il necessario spazio all’acquisizione di competenze e abilità utilizzabili nel mondo del lavoro. Questo, ad oggi, non avviene. Gli studenti sono costretti a frequentare, dopo il conseguimento del titolo magistrale, stage e tirocini non retribuiti. Coloro che intendono intraprendere la professione di insegnante devono addirittura sostenere ulteriori esami universitari oltre a quelli già affrontati nei due percorsi di studio portati a termine. È necessario che, all’interno del quinquennio, lo studente acquisisca tutte le conoscenze, le competenze e le abilità fondamentali per poter accedere, in breve tempo, al mondo del lavoro. In quest’ottica, riteniamo fondamentale un potenziamento dei corsi in lingua inglese. Questo renderebbe i nostri ragazzi competitivi con il resto dei paesi europei sul panorama nazionale ed internazionale. Gli esami finali dei corsi di inglese dovrebbero essere sostituiti dall’esame per l’acquisizione di certificazioni riconosciute a livello internazionale».
Diritto allo studio
Un altro punto centrale è quello che riguarda la rivalutazione dell’utilizzo degli strumenti multimediali utilizzati per garantire la didattica durante il periodo della pandemia. «La possibilità di poter usufruire delle registrazioni delle lezioni dovrebbe essere garantita a tutti gli studenti. Naturalmente, questo non significa utilizzare gli strumenti di e-lerning come sostituti della didattica in presenza. Le registrazioni dei corsi potrebbero essere degli strumenti indispensabili soprattutto per gli studenti con DSA.
Il rientro in presenza deve essere incentivato con degli opportuni interventi economici. Ad oggi, per lo studente è possibile usufruire di una detrazione, per un importo pari al 19% della spesa. La detrazione corrisponde ad un massimo di 500 euro annui. Tra i requisiti, vi è quello relativo all’ISEE inferiore ai 15.493,71 euro. Riteniamo che, in questo periodo, la soglia ISEE dovrebbe essere innalzata, viste le forti difficoltà economiche causate dalla pandemia».
Le congratulazioni di Associazione Valentia
Le parole di Anthony Lo Bianco, Presidente di Associazione Valentia: «Quando si pensa al futuro, il nostro compito non è di prevederlo, ma piuttosto di consentire che accada. Ho appena ricevuto quella chiamata che attendevo con ansia: da oggi Rosario Losiggio rappresenterà gli studenti presso il Consiglio Nazionale degli studenti Universitari. A distanza di tanti anni insieme, fatti di un percorso quotidiano e pieno di ostacoli, in cui l’impegno verso il sociale e verso gli altri è sempre stato messo al primo posto, oggi mi ritrovo a scrivere queste poche righe con commozione e soddisfazione. Voglio augurare buon lavoro a Rosario, che da oggi si siederà a fianco del ministro dell’Università e della ricerca italiano a sostegno degli studenti. Fare a pezzi è il lavoro di chi non sa costruire. Questo invece è il primo mattone di un grande palazzo».