mercoledì, Marzo 12, 2025

La riflessione di Paola Colombo sulle parole di Santanchè e Silvia Colombo

Paola Colombo è vicesindaca di Cernusco sul Naviglio e candidata sindaca alle prossime elezioni amministrative.

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«Io rappresento plasticamente tutto quello che voi di sinistra odiate. Porto i tacchi 12, vesto elegante, mi piace curare il mio fisico. Voi non volete combattere la povertà ma la ricchezza». Con queste parole la ministra del turismo Daniela Santanchè si è difesa in Parlamento dalla mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 stelle e sottoscritta dal Partito Democratico e da Alleanza Verdi e Sinistra, dopo il rinvio a giudizio per falso in bilancio e per la presunta truffa ai danni dell’Inps.

Parole, quelle dell’esponente di Fratelli d’Italia, che hanno fatto molto discutere, come accaduto con quelle pronunciate dalla consigliera comunale di Fratelli d’Italia di Treviglio, Silvia Colombo. A Treviglio la maggioranza di centrodestra ha bocciato una mozione con cui il Partito democratico chiedeva la possibilità di partecipare da remoto al Consiglio comunale per donne in gravidanza a rischio e neogenitori. Colombo così ha commentato il suo No alla proposta dei dem: «Nella vita ci sono delle priorità, se uno ricopre la carica di consigliere comunale al primo posto deve metterci la partecipazionePoi nella vita capitano cose belle come la nascita di un figlio o cambiare lavoro o cose brutte come la malattia, allora forse bisogna riguardare le proprie priorità, a quel punto bisogna dimettersi»

In risposta alle parole delle due esponenti del centrodestra, abbiamo scelto di pubblicare le Paola Colombo vicesindaca di Cernusco sul Naviglio e candidata sindaca alle prossime elezioni amministrative. Si tratta, per Colombo, di «un tema che va oltre la politica e tocca la cultura stessa del nostro Paese. Le dichiarazioni della Ministra Santanchè in aula e quelle della consigliera di Fratelli d’Italia a Treviglio hanno un elemento in comune: entrambe, pur in contesti diversi, perpetuano stereotipi che contribuiscono a una visione della donna ancora intrisa di misoginia».

«Da un lato – prosegue la vicesindaca – c’è chi rivendica con orgoglio il tacco dodici, gli abiti di lusso e i locali esclusivi della Costa Smeralda, come se questi elementi fossero garanzia di merito o di autorevolezza politica. Ma la cosa più grave è che la Ministra Santanchè lo fa evitando accuratamente di parlare del motivo per cui è rinviata a giudizio. Un artificio che distoglie l’attenzione da questioni ben più rilevanti. Dall’altro, c’è chi si appella al “rispetto” per chiedere a una collega di dimettersi perché incinta, come se la maternità fosse un ostacolo all’impegno istituzionale».

Per Paola Colombo siamo difronte a «due facce della stessa medaglia: una cultura che ancora oggi vuole incasellare le donne in ruoli predefiniti, che sia quello della donna di potere “glamour” o quello della madre costretta a scegliere tra famiglia e carriera. Come Vicesindaca, come candidata che ha deciso di mettersi a disposizione per la città e soprattutto come donna e madre di due figli, credo sia arrivato il momento di dire basta a questi schemi. Essere nelle istituzioni significa lavorare per scardinare pregiudizi, non per rafforzarli. Perché la vera sfida non è su come ci vestiamo o su quanti figli abbiamo, ma su quanto siamo capaci di cambiare le cose e farlo insieme».

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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