Si è da poco conclusa la Direzione del Partito Democratico. È stata approvata la relazione e le conclusioni del Segretario, Enrico Letta. La direzione ha affidato a Letta e alle capogruppo il mandato di seguire le trattative per l’elezione del Presidente della Repubblica. Nella nota, si legge che “Il PD ritiene che sia necessario individuare una figura di alto profilo istituzionale, che rappresenti indiscutibilmente i valori dell’unità della Nazione. Quindi, una figura non di parte.
A tal fine occorre giungere rapidamente a una scelta condivisa dall’arco di forze parlamentari più ampio possibile. A partire da quelle dell’attuale maggioranza. Al contempo, la perdurante emergenza pandemica e la necessità di attuare con puntualità il PNRR richiedono che siano comunque garantite stabilità nell’azione di governo e una conclusione ordinata, e nei tempi ordinari, della legislatura“.
In apertura della Direzione, il segretario del Partito Democratico ha replicato alla decisione del centrodestra di indicare Silvio Berlusconi come possibile nuovo Capo dello Stato. “Non c’è nessun diritto di precedenza che il centrodestra può vantare nell’indicare il Presidente della Repubblica. Si è confuso un atteggiamento rispettoso da parte nostra con un diritto che non c’è – ha sottolineato Letta – non è che il centrodestra debba semplicemente valutare l’equilibrio migliore al suo interno. Sarebbe una scelta profondamente sbagliata come è sbagliata la logica dello scoiattolo di cercare voti. Una dinamica, questa, che non è quella del tempo che stiamo vivendo. In Parlamento nessuno ha la maggioranza, ognuno deve considerare l’essere minoranza con responsabilità, che è l’atteggiamento con cui ci muoviamo.
Enrico Letta: “Proteggere la credibilità di Mario Draghi”
Prosegue il segretario del Partito Democratico: “in tanti ci stanno dicendo: mettete in campo anche voi una candidata o un candidato. Nel momento in cui in Parlamento c’è una unione di minoranze, mettere in campo nomi significa bruciarli, essere oggetto di veti da parte di altre parti politiche. Il fatto che nel 2022 il centrodestra candidi Silvio Berlusconi alla presidenza della Repubblica rende la notizia importante per tutto il mondo. Lo dico perché è bene avere chiaro che il passaggio di ieri non è un piccolo passaggio formale che rimane dentro la dinamica domestica, ma riguarda tutto il mondo. Noi ci vogliamo muovere per dare al Paese un presidente o una presidente che sia in scia con lo straordinario settennato di Sergio Mattarella.
Occorre considerare che l’Italia ha una carta fondamentale, che è la credibilità di Draghi. Proteggere la sua figura perché sia in grado di far sì che dia il meglio per il Paese, è fondamentale“.