È stata presentata una proposta di legge di iniziativa popolare che intende trovare una soluzione al problema della gravosa tassazione degli assorbenti femminili e di alcuni prodotti per l’infanzia, proponendo la riduzione dell’aliquota IVA dal 10% al 5%. La proposta di legge, denominata Frescura, Menia Corbanese, Belfi, intende alleviare l’onere economico derivante dall’acquisto di beni essenziali, riconoscere il diritto delle donne a un accesso economicamente sostenibile a prodotti fondamentali per la salute e l’igiene personale e ridurre il peso economico sulle famiglie con bambini in età infantile.
Attualmente l’IVA su beni essenziali come assorbenti, coppette mestruali, pannolini e altri prodotti per la prima infanzia è fissata al 10%. L’IVA dei seggiolini, necessari alla sicurezza dei bambini, è al 22%. Secondo i promotori della proposta di legge, questa aliquote non tengono conto della rilevanza dei suddetti beni per le famiglie italiane. Con la riduzione dell’IVA al 5%, lo Stato affronterebbe una spesa annuale irrisoria di fronte al risparmio di più di 200 euro per le famiglie. Il costo stimato per l’attuazione di questa misura è pari a 180 milioni di euro annui.
Per garantire la sostenibilità economica dell’iniziativa, si propone di ridurre le dotazioni finanziarie attualmente destinate ai due rami del Parlamento. Infatti, nel 2020 il numero dei parlamentari è stato ridotto di oltre un terzo, passando da 945 a 600 membri attuali. Nonostante questo, le dotazioni annuali per Camera e Senato, pari rispettivamente a €943.160.000 e €505.360.500, non sono state rimodulate sulla nuova struttura parlamentare. I promotori della proposta di legge sostengono una riduzione delle dotazioni di Camera e Senato, per un totale di 180 milioni di euro, al fine di finanziare la riduzione dell’IVA senza compromettere altre voci del Bilancio dello Stato.
La proposta di legge potrà essere presentata a fronte dio 50 mila sottoscrizioni. La proposta può essere firmata online.