Nel primo trimestre del 2022 il prodotto interno lordo (Pil), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. In termini tendenziali, la crescita del Pil è del 5,8%. La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, di una riduzione in quello dei servizi e di una stazionarietà nell’industria. Dal lato della domanda, secondo l’Istat vi è un contributo positivo della componente nazionale. Un apporto negativo deriva invece dalla componente estera netta. La variazione acquisita per il 2022 è pari al +2,2%.
Il Pil della Germania è cresciuto dello 0,2% nel primo trimestre. In Spagna, il Pil è cresciuto dello 0,3% nel primo trimestre del 2022 Nello stesso periodo, la Francia ha registrato una crescita zero.
Aumenta il fatturato dell’industria
A febbraio si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, sia aumentato del 2,8% in termini congiunturali. Nel trimestre dicembre 2021 – febbraio 2022 l’indice complessivo è cresciuto del 3,2% rispetto al trimestre precedente. Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per tutti i principali settori: l’energia (+4,8%), i beni di consumo (+3,9%), i beni intermedi (+3,3%) e i beni strumentali (+0,8%). Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 20,9%. In particolare, gli incrementi sono del 21,4% sul mercato interno e del 20,2% su quello estero. I giorni lavorativi sono stati 20 come a febbraio 2021. Con riferimento al comparto manifatturiero, gli aumenti tendenziali riguardano tutti i settori di attività economica, ad eccezione del comparto dei mezzi di trasporto.