Paolo Maddalena è stato il candidato di Alternativa, gruppo composto dagli ex deputati del Movimento Cinque Stelle, nelle prime tre votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica.
Nato a Napoli nel 1958, si è laureato in giurisprudenza ed è diventato assistente di Antonio Guarino. Docente di Diritto in diversi atenei italiani, si è occupato di elaborare una nuova configurazione della responsabilità amministrativa e ha sostenuto la tesi della risarcibilità del danno pubblico ambientale. Paolo Maddalena è entrato in Magistratura nel 1971. Nel 2002, è stato eletto alla Corte Costituzionale, di cui è divenuto vicepresidente nel 2010. Il suo mandato è terminato nel 2011. Dal 2017, è presidente dell’associazione di promozione sociale Attuare la Costituzione, mentre dal 2019 è a capo della Consulta sul Debito del Comune di Napoli.
Queste le motivazioni che hanno portato alla scelta di Alternativa: “Figura super partes, lontana da appartenenze politiche, Maddalena ha messo al centro della sua opera di magistrato, docente universitario e giudice costituzionale (vice presidente della Consulta) la tutela dei beni pubblici demaniali, della legalità, della sovranità popolare e della nostra Costituzione. Per queste ragioni, riteniamo possa essere una figura tra le più importanti sulla quale tutte le forze politiche potrebbero convergere“.
Dopo la terza votazione, Paolo Maddalena ha ritirato la propria candidatura: “Da Presidente, avrei assicurato l’attuazione della Carta e la laicità dello Stato. Ma non lo sarò. Quindi, non mi resta che lasciare il passo al teatrino della politica“.