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Cresce ancora l’indice nazionale dei prezzi al consumo

Secondo le stime preliminari dell’ISTAT, nel mese di febbraio 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,9% su base mensile e del 5,7% su base annua (da +4,8% del mese precedente). L’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale è dovuta prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +38,6% di gennaio a +45,9%), in particolare a quelli della componente non regolamentata (da +22,9% a +31,3%), e in misura minore ai prezzi dei Beni alimentari, sia lavorati (da +2,2% a +3,2%) sia non lavorati (da +5,3% a +6,9%). I prezzi dei Beni energetici regolamentati, anche nel mese di febbraio, risultano quasi raddoppiati rispetto allo stesso mese del 2021 (+94,4%; era +94,6% a gennaio).

L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +1,5% a +1,7% e quella al netto dei soli beni energetici da +1,8% a +2,1%. Su base annua accelerano in misura ampia i prezzi dei beni (da +7,0% a +8,6%) e di un solo decimo di punto quelli dei servizi (da +1,8% a +1,9%). Accelerano sia i prezzi dei beni per la cura della casa e della persona (da +3,2% di gennaio a +4,2%) sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +4,3% a +5,4%). L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto, per lo più, ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+8,3%) e in misura minore dei Beni alimentari non lavorati (+1,7%), degli Alimentari lavorati e dei Beni durevoli (entrambi +0,5%).

L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +4,3% per l’indice generale e a +1,3% per la componente di fondo.

L’impatto del Covid-19 sulla mortalità totale

L’ISTAT ha pubblicato il settimo Rapporto prodotto insieme all’Istituto Superiore di Sanità. Il documento presenta una sintesi delle principali caratteristiche di diffusione dell’epidemia COVID-19 e del suo impatto sulla mortalità totale del biennio 2020-2021. Dall’inizio della pandemia (marzo 2020) a gennaio 2022 l’eccesso di mortalità totale, rispetto alla media 2015-2019, è stato di 178 mila decessi. L’eccesso di mortalità associato alla pandemia Covid-19 è un indicatore che permette di misurare l’impatto sia diretto che indiretto della pandemia. Fornisce, quindi, una misura complessiva dell’impatto della pandemia sulla mortalità rispetto a quella delle sole morti direttamente associate al COVID-19.

La gran parte dell’eccesso del 2021 si è verificato nel primo quadrimestre, quando la copertura vaccinale era ancora molto bassa. Nel 2020 il totale dei decessi registrati sul territorio nazionale è stato il più alto mai registrato nel nostro Paese dal secondo dopoguerra: 746.146 decessi, 100.526 decessi in più rispetto alla media 2015-2019 (+15,6%). Il contributo più rilevante all’eccesso di mortalità del 2021, rispetto alla media degli anni 2015-2019, è dovuto all’incremento delle morti della popolazione con 80 anni e più che spiega il 72% dell’eccesso di mortalità complessivo. L’incremento della mortalità nella classe di età 65-79 anni spiega un ulteriore 21% dell’eccesso di decessi.

Mortalità significativamente diminuita con l’aumento delle vaccinazioni

Dall’inizio dell’epidemia sono stati segnalati al Sistema di Sorveglianza Integrato 10.953.342 casi di COVID-19. Di questi, oltre 4,5 milioni di casi si sono verificati nel mese di gennaio 2022 (il 42% del totale dei casi). La causa è la predominanza della variante omicron caratterizzata da una elevatissima trasmissibilità in quel periodo. Sono stati segnalati 145.334 decessi associati alla diagnosi di infezione da SARS-CoV-2. Il 53% dei decessi è avvenuto nel 2020, il 41% nel 2021 e il 5,8% a gennaio 2022. Con il progredire della campagna di vaccinazione, la mortalità è significativamente diminuita. L’82% circa dei decessi nel 2021 è avvenuto nel primo quadrimestre. In particolare, sì è molto ridotta la mortalità COVID-19 correlata nella fascia di età 80 anni e più, per la quale, a fine 2021, è stata raggiunta una copertura vaccinale con il ciclo primario pari a circa il 95%.

ISTAT ha analizzato un campione di 6.530 schede di morte relative a casi deceduti nel 2021 e riportati al sistema di sorveglianza integrata COVID-19. Nel 90% COVID-19 è stata la causa direttamente responsabile del decesso, similmente a quanto già osservato nel 2020 (89%). Nel 90% delle schede si riscontrano come complicanze condizioni tipicamente associate al COVID-19, quali polmonite, insufficienza respiratoria, distress respiratorio acuto (ARDS) o altri sintomi respiratori. Il COVID-19 è l’unica causa responsabile del decesso nel 23% dei casi, mentre nel 29% dei casi è presente una concausa oltre a COVID-19 e nel 48% si riscontra più di una causa.

Un trattato globale sulla plastica per fermare l’inquinamento

L’Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente, riunita a Nairobi, ha adottato una risoluzione che darà avvio, entro la fine dell’anno, ai negoziati per un trattato globale sulla plastica. Il trattato sarà legalmente vincolante e riguarderà l’intero ciclo di vita della plastica. Gli stati membri, all’unanimità, hanno riconosciuto che l’intero ciclo di vita del materiale, dall’estrazione dei combustibili fossili fino allo smaltimento, crea impatti significativi per le persone e per il pianeta. La risoluzione prevede l’elaborazione di regole e obblighi globali per tutto il ciclo di vita della plastica.

Puntare sugli imballaggi riutilizzabili

Il WWFha accolto con favore questa decisione. Esortiamo i governi di tutto il mondo a cogliere questo potente slancio per l’eliminazione dell’inquinamento da plastica. Ci impegniamo, inoltre, a sostenere nei prossimi due anni il lavoro del Comitato Intergovernativo di Negoziazione nel finalizzare gli importanti dettagli di questo storico Trattato. I leader mondiali devono ora mostrare ancora più determinazione nello sviluppo e nell’attuazione di un Trattato. Esso deve affrontare la nostra attuale crisi da inquinamento da plastica e consentire un’efficace transizione verso un’economia circolare del materiale. Ciò richiede standard e obiettivi globali chiari e forti”.

L’associazione ambientalista ha chiesto al Governo italiano “di attivarsi sul tema rafforzando, come è stato chiesto dalla Commissione Europea, le misure che disincentivano il monouso e sostengono il ricorso a imballaggi riutilizzabili. L’Italia è stato tra i primi paesi in Europa nel contrastare l’inquinamento da plastica. Tuttavia, negli ultimi due anni ci sono stati preoccupanti segnali in controtendenza. Questi sono stati rilevati anche dalle contestazioni della Commissione Europea sulle deroghe contenute nella normativa di recepimento della Direttiva Sup sulla plastica monouso“.

Oltre 2 milioni e 200 mila persone nel mondo hanno firmato la Petizione del WWF che chiede l’adozione di un Trattato globale legalmente vincolante. Oltre 120 aziende globali e più di 1.000 organizzazioni della società civile ne hanno sostenuto le richieste.

Per Greenpeace questo “è un primo passo importante e coraggioso che aiuterà a mantenere elevata la pressione sulle aziende dei combustibili fossili e sulle multinazionali che impiegano enormi quantità di imballaggi usa e getta. Esse devono ridurre subito il loro impatto ambientale. Devono trasformare radicalmente i loro modelli di business in favore di soluzioni basate sullo sfuso e sulla ricarica“. 

Protocollo UNICEF – ANCI per la tutela dei minori

L’UNICEF Italia e l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) hanno firmato un nuovo Protocollo di intesa per promuovere azioni concrete a favore dei minori. Il protocollo avrà una durata di tre anni. La firma implica il riconoscimento della massima priorità alle politiche a sostegno dello sviluppo e della protezione dell’infanzia e dell’adolescenza, a partire dal livello comunale. Il fine è quello di attuare pienamente la Convenzione sui diritti dell’Infanzia.

L’ANCI e l’UNICEF si impegnano a favorire l’espressione della cittadinanza attiva dei minori nella vita delle comunità locali. Le amministrazioni comunali dovranno promuovere, nella programmazione politica, un’attenzione particolare ai diritti dei minorenni. Lo dovranno fare tenendo adeguatamente conto del punto di vista dei bambini e dei ragazzi. Inoltre, le due associazioni realizzeranno iniziative di studio, monitoraggio e raccolta dati sull’impegno dei Comuni italiani nei confronti dei minorenni. L’analisi riguarderà investimenti e servizi, l’impatto delle scelte di governo amministrativo sui bambini, la raccolta e la diffusione di buone pratiche. Una forte attenzione sarà rivolta anche alla promozione di occasioni di confronto e alla diffusione di prassi innovative.

Molta importanza avrà la sensibilizzazione sulla promozione di iniziative a sostegno dei minori che vivono condizioni di particolare vulnerabilità e svantaggio sociale. In particolare, le iniziative riguarderanno i minorenni affidati ai servizi sociali e coloro che vivono in condizioni di povertà, di sfruttamento, di violenza e di esclusione sociale.

“Favorire il benessere di tutti i bambini e i ragazzi, non lasciando nessuno indietro”

Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia, ha dichiarato che “investire sullo sviluppo e la protezione dell’infanzia è una sfida importante che dobbiamo portare avanti con determinazione. Questo per consentire che le necessità dei bambini e dei giovani siano sempre più prese in considerazione nelle decisioni politiche che li riguardano. In tutti i Comuni d’Italia. L’UNICEF collabora in tutto il mondo con le istituzioni. Individua negli amministratori locali interlocutori prioritari per l’impegno che dedicano in prima linea, quali istituzioni di prossimità, alla promozione di politiche che possano dare concreta attuazione ai diritti dei minorenni. Questo rinnovo permetterà di consolidare il proficuo rapporto che UNICEF Italia e ANCI portano avanti da anni. Lo farà realizzando nuove attività che hanno come obiettivo quello di favorire il benessere di tutti i bambini e ragazzi, non lasciando nessuno indietro“.

Antonio Decaro, presidente dell’ANCI, ha dichiarato che la missione dei sindaci non è solo amministrare il presente delle nostre comunità. È anche quella di immaginare il loro futuro. Le ragazze e i ragazzi, le bambine e i bambini, loro sono il nostro futuro. Ogni sforzo va fatto perché queste giovani generazioni crescano nella sicurezza, nella consapevolezza, vedendo pienamente tutelati i propri diritti. La rete dell’ANCI da tempo si impegna affinché le esigenze delle giovani generazioni siano centrali negli atti di programmazione, negli investimenti, nelle scelte politiche e amministrative dei Comuni. Con particolare attenzione alle situazioni più difficili: i minorenni affidati ai servizi sociali, e quelli la cui giovane esistenza è già segnata da esclusione, povertà, sfruttamento, violenza. Il protocollo sottoscritto con UNICEF Italia consentirà alle amministrazioni comunali di scambiare informazioni ed esperienze, e varare nuove iniziative concrete dalla parte dell’infanzia“. 

L’ONU chiede 1,7 miliardi di dollari per la crisi umanitaria in Ucraina

Le Nazioni Unite hanno lanciato oggi un appello d’emergenza per un totale di 1,7 miliardi di dollari. La somma è necessaria per fornire urgentemente sostegno umanitario alle persone in Ucraina e ai rifugiati nei paesi vicini. L’ONU stima che almeno 12 milioni di persone all’interno dell’Ucraina avranno bisogno di soccorso e protezione. Più di 4 milioni di rifugiati ucraini potrebbero aver bisogno di protezione e assistenza nei paesi vicini nei prossimi mesi.

Il Flash Appeal chiede 1,1 miliardi di dollari per assistere 6 milioni di persone in Ucraina per tre mesi. Il programma include assistenza alimentare, acqua e servizi igienici, sostegno all’assistenza sanitaria e ai servizi educativi, e assistenza per la ricostruzione delle case danneggiate. Il piano mira anche a fornire sostegno alle autorità per mantenere centri di transito e accoglienza per gli sfollati e prevenire la violenza di genere. Gli operatori umanitari avranno quindi bisogno di un accesso sicuro e senza ostacoli a tutte le aree colpite dal conflitto. Questo dovrà avvenire secondo i principi umanitari fondamentali di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza operativa.

Un piano di risposta regionale per i rifugiati per la situazione in Ucraina chiede una somma preliminare di 550,6 milioni di dollari per aiutare i rifugiati in Polonia, Repubblica Moldova, Ungheria, Romania e Slovacchia. Il fine è di aiutare i paesi ospitanti a fornire riparo, articoli umanitari di emergenza, assistenza in denaro, salute mentale e sostegno psicosociale a coloro che sono fuggiti dall’Ucraina, comprese le persone con bisogni specifici, come i bambini non accompagnati.

“Rispondere con compassione e solidarietà”

Il Sottosegretario generale per gli affari umanitari e Coordinatore degli aiuti di emergenza dell’ONU, Martin Griffiths, ha detto: “Le famiglie con bambini piccoli sono nascoste negli scantinati e nelle stazioni della metropolitana o fuggono per salvarsi la vita al suono terrificante delle esplosioni e delle sirene. Il numero delle vittime sta aumentando rapidamente. Questa è l’ora più buia per il popolo dell’Ucraina. Dobbiamo incrementare la nostra risposta ora per proteggere le vite e la dignità dei cittadini ucraini. Dobbiamo rispondere con compassione e solidarietà“.

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi, ha detto: “Stiamo assistendo a quella che potrebbe diventare la più grande crisi di rifugiati in Europa del secolo. Abbiamo visto un’enorme solidarietà e ospitalità da parte dei paesi vicini nell’accogliere i rifugiati, anche da parte delle comunità locali e dei privati cittadini. Sarà necessario molto più sostegno per assistere e proteggere i nuovi arrivati“.

Arabia Saudita, scarcerato l’attivista Raif Badawi

Raif Badawi è un attivista e blogger saudita, fervido sostenitore della libertà di pensiero e di espressione. Nel 2006 fondò Free Saudi Liberals, un forum online di dibattito su temi politici e religiosi riguardanti principalmente l’Arabia Saudita. Il blog divenne ben presto molto conosciuto e questo provocò una forte irritazione nel Governo saudita. Nel 2012, Raif Badawi fu arrestato con l’accusa di aver offeso l’Islam attraverso canali di comunicazione digitale. Quest’accusa portò, il 7 maggio 2014, ad una condanna in via definitiva a 10 anni di carcere e a 1000 frustate

Il 9 gennaio 2015, Badawi fu frustato pubblicamente davanti alla moschea di al-Jafali, a Gedda. Ricevette le prime 50 frustate, solo per aver espresso le proprie opinioni. Una condanna esemplare, un monito nei confronti di tutti coloro che osano sfidare l’estremismo religioso saudita. Per il suo attivismo, nel 2015 Raif Badawi ha ricevuto il premio Sakharov per la libertà di pensiero, il massimo riconoscimento che l’Unione europea conferisce agli sforzi compiuti a favore dei diritti umani. Dopo le prime 50 frustate, si intensificò la mobilitazione di Amnesty International, che chiese il rilascio dell’attivista. Nel corso degli anni, più di un milione sono stati i messaggi degli attivisti di Amnesty International a sostegno di Raif Badawi.

Una pena senza fine

Il giorno dell’arresto di Raif ho deciso che avrei avuto due scelte davanti a me: essere debole, arrendermi e mettermi a piangere in un angolo o essere forte e combattere per la sua libertà. Sono una persona che ha sempre nutrito grandi speranze, nonostante gli ostacoli“, ha dichiarato la moglie Ensaf, come riporta Amnesty International. Ieri Raif Badawi è stato liberato dopo 10 anni di ingiusta detenzione. Ma Raif, in carcere, non ci sarebbe mai dovuto andare. Tuttavia, Badawi ha ricevuto un divieto di viaggio di 10 anni. Per molto tempo non potrà raggiungere la moglie e i figli che vivono in Canada.

Dalla guerra in Yemen alla repressione del dissenso, numerose sono le violazioni dei diritti umani messe in atto dal Regime Saudita e, in particolare, dal potentissimo principe ereditario Moḥammad bin Salmān. Il principe è un dittatore sanguinario che, tuttavia, gode della stima di numerosi personaggi politici di diversi stati. In Italia, la figura a lui più vicina e il senatore e leader di Italia Viva Matteo Renzi.

Ucraina: 7,5 milioni di bambini in pericolo

La situazione dei bambini e delle famiglie coinvolte nell’escalation del conflitto in Ucraina peggiora di minuto in minuto. I combattimenti si stanno avvicinando alle popolazioni civili, vicino alle case dei bambini e alle scuole, agli ospedali e agli orfanotrofi. I danni alle infrastrutture hanno lasciato centinaia di migliaia di persone senza acqua potabile ed elettricità. Le armi esplosive e i residuati bellici nelle aree popolate sono pericoli reali e presenti. Questa è la denuncia dell’UNICEF, che sta lavorando da giorni per garantire medici, medicine essenziali, forniture e attrezzature sanitarie, acqua sicura per bere e per l’igiene, e riparo e protezione per la popolazione coinvolta nel conflitto tra Russia e Ucraina. Sul campo, sono 140 i lavoratori del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia.

Almeno tredici bambini sono stati uccisi in questi giorni di combattimenti, secondo i dati verificati dall’OHCHR, molti i feriti. E molti altri sono profondamente traumatizzati dalla violenza che li circonda. In centinaia di migliaia non vanno a scuola. In Ucraina vivono ben 7,5 milioni di bambini. L’UNICEF ha lanciato un appello di 276 milioni di dollari per i bambini in Ucraina come parte del Flash Appeal dell’OCHA e chiede altri 73 milioni di dollari per il Piano Regionale di Risposta ai Rifugiati nei paesi vicini.

“Sospendere le azioni militari in corso”

La Direttrice generale dell’UNICEF, Catherine Russell, ha denunciato che “La situazione dei bambini coinvolti nel conflitto in Ucraina peggiora ogni minuto. Stiamo ricevendo notizie di ospedali, scuole, servizi idrici e igienico-sanitari e orfanotrofi colpiti. Armi esplosive in aree popolate e residuati bellici esplosivi sono pericoli reali e presenti per i bambini dell’Ucraina. Sono stati uccisi e feriti bambini, molti di loro sono stati profondamente traumatizzati dalle violenze attorno a loro.

Facciamo appello per una sospensione delle azioni militari in corso in Ucraina. Tale sospensione permetterebbe agli aiuti umanitari di raggiungere le persone rimaste isolate dopo i giorni di intensi attacchi aerei e feroci combattimenti a terra in tutta la nazione. Permetterebbe anche alle famiglie nelle aree più colpite di uscire per procurarsi cibo e acqua, cercare cure mediche, o per andarsene in cerca di sicurezza. Rinnoviamo quindi il nostro appello a tutte le parti a proteggere i civili e le infrastrutture civili, e a rispettare tutti gli obblighi legali e morali per tenere i bambini fuori dalla linea di fuoco. Dobbiamo proteggere tutti i bambini in Ucraina. Adesso. Hanno bisogno di pace“.

“Paesaggio con ombre”, appuntamento con Nora Venturini

Nuovo appuntamento della rassegna culturale di Associazione Valentia in collaborazione con Like QuotidianoMercoledì 2 marzo 2022, alle ore 19:45, Emanuele Galardo, dialogherà con Nora Venturini, autrice del libro “Paesaggio con Ombre“, edito da Mondadori. La presentazione del libro sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook di Like Quotidiano e sui canali Facebook e YouTube di Associazione Valentia.

Una sera a Roma, accarezzata dal Ponentino. Alla fine del turno mancherebbero due ore, ma per Debora Camilli, la tassista più insubordinata di Roma, la tentazione di staccare prima per concedersi uno Spritz è fortissima. Purtroppo dall’autoradio la voce perentoria dell’impiegata della cooperativa la richiama all’ordine: c’è una chiamata in zona, Siena 23, al Lungotevere Flaminio, poche storie! Appena svolta sul Lungotevere, un’onda di adrenalina la invade: la luce intermittente delle volanti ha su Debora un effetto potentissimo. A bordo di una di quelle auto avrebbe potuto esserci lei, se solo avesse continuato l’apprendistato da ispettrice.

Ma non è serata per bilanci e tristezze: un cadavere è stato ripescato nel Tevere, senza documenti. Capire di chi si tratta e come è finito nel fiume è la cosa più importante. Non resta che andare in cerca del commissario Raggio, che nel frattempo è stato promosso alla Omicidi. Quando si rincontrano, l’attrazione è fortissima ma gli ostacoli che li dividono anche. E per entrambi i doveri dello sbirro vengono prima di ogni cosa. A breve si scoprirà l’identità del morto: Guido Dantice, un promettente restauratore. Mentre Debora dà inizio con la consueta grinta alle indagini informali a partire dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e si inoltra nell’ambiente affascinante e spietato dell’arte, Raggio scopre che a sovraintendere al caso è la pm Caterina Carrano, una sua vecchia fiamma.

L’autrice

Nora Venturini è una regista teatrale e una sceneggiatrice. Ha firmato numerose regie teatrali e scritto varie serie tv e tv movie. Ha esordito nella narrativa con L’ora di punta, la prima indagine della tassista detective (Mondadori, 2017, ora in Oscar), cui ha fatto seguito Lupo mangia cane (Mondadori, 2018). Nel 2019 è uscita la terza indagine di Debora Camilli, Buio in sala. La serie della tassista detective è stata pubblicata in Germania, in Spagna e in America Latina.

“Il mercato dei saltimbanchi”, il programma degli spettacoli

È iniziata il 25 febbraio la nuova edizione del festival Le mille e una piazza, l’iniziativa di Atelier Teatro che porta gratuitamente il teatro popolare dalle periferie al centro di Milano. La nuova edizione, intitolata Il mercato dei saltimbanchi, si svolgerà fino al 6 marzo. In questa prima sessione del 2022, saranno protagoniste le piazze dei mercati coperti della città. La compagnia intende valorizzarli come luoghi di scambio, socialità e incontro, ripercorrendo la storia del teatro italiano. Infatti, nei mercati sono nati Arlecchino, Pulcinella, Colombina, Pantalone e tutte le grandi maschere dell’unica forma d’arte popolare del rinascimento: la Commedia dell’Arte, rinascita del teatro professionale in Europa.

Per promuovere la partecipazione alle rappresentazioni de Il mercato dei saltimbanchi, a cui si potrà assistere gratuitamente, prima di ogni spettacolo le compagnie animeranno la vita dei quartieri con parate in maschera, cantate e suonate. Per accedere agli spettacoli, sarà necessario effettuare la prenotazione ed essere in possesso del pass sanitario. Aggiornamenti, prenotazioni e ulteriori dettagli disponibili scrivendo a info.atelierteatro@gmail.com o telefonando al 3395747006.

Il programma

Martedì 1 marzo
18.30 Mercato Comunale Coperto (MCC) Gratosoglio – Oratorio di Via Michele Saponaro 28: L’asino d’Oro (Atelier Teatro)
Giovedì 3 Marzo
16.00 MCC Montegani – Via Montegani, angolo Via Palmieri: L’eroica commedia di
Francesco Sforza
(Atelier Teatro)
Venerdì 4 Marzo
11.30 MCC Prealpi – Piazza Prealpi 1: L’eroica commedia di Francesco Sforza (Atelier Teatro)
16.00 MCC Lagosta – Piazza Minniti 1: L’eroica commedia di Francesco Sforza (Atelier Teatro)
Sabato 5 Marzo
11.30 MCC Fusina – Viale Argonne 39: Florio e Isabella (A. T.)
16.00 MCC Crespi – Parco Trotter, ingresso da Via Giacosa: L’amore delle tre
Melarance
(Gruppo Panta Rei)
16.00 MCC Ferrara – Piazzale Ferrara 2: Il servitore di due padroni (Teatro de’
bisognosi)
19.00 Atelier del Teatro e delle Arti, MM3 Repubblica: Restituzione del seminario di
Claudia Arlecchino Contin
, organizzato da Zorba Officine Creative
21.00 Atelier del Teatro e delle Arti, MM3 Repubblica: L’asino d’oro (A. T.)
Domenica 6 Marzo – Carnevale Ambrosiano
11.30 Piazza dei Mercanti: La leggenda di Sigerico (A.I.D.A.S. di Versailles)
15.30 Piazza dei Mercanti: Florio e Isabella (A. T.)
17.00 Parata in costume per le vie del centro
18.30 CAM Garibaldi: Incontro con Ferruccio Soleri e Carlo Boso

La campagna del MiC per ricordare il dolore della guerra

Il Ministero della Cultura, guidato da Dario Franceschini, ha avviato la campagna digitale “la cultura unisce il mondo“. L’iniziativa coinvolge musei, biblioteche, archivi e istituti culturali statali. L’obiettivo è quello di ricordare che l’Italia ripudia la guerra e il dolore da essa provocato e di esprimere la piena e incondizionata solidarietà all’Ucraina. Con gli hashtag #cultureunitestheworld e #museumsagainstwar, il sistema museale nazionale e la rete degli archivi e delle biblioteche stanno condividendo, sui social, immagini significative riguardanti il dolore e la sofferenza della guerra o, al contrario, l’armonia e la prosperità del tempo di pace

Tante le realtà museali che hanno già aderito. Il Museo etrusco di Villa Giulia ha pubblicato la decorazione del frontone di un tempio che sorgeva nell’antico santuario portuale di Pyrgi. La decorazione raffigura la lotta bestiale degli alleati Tideo e Capaneo sotto le mura di Tebe. Il Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, invece, ha pubblicato una testa equina lapidea che ricorda la stravolta espressione del cavallo del Guernica. Il Museo Egizio di Torino ha condiviso l’amuleto ankh di lunga vita e protezione. La struttura museale di Capodimonte ha scelto l’Allegoria della Giustizia di Giorgio Vasari.

Importanti anche le adesioni del mondo archivistico e bibliotecario, a partire dalla colomba che reca un ramoscello di ulivo in una ristampa da acquaforte del 1661 di un’iscrizione con stemma di Papa Innocenzo X conservata nella Collezione stampe dell’Archivio di Stato di Roma, fino alle opere degli archivi di Stato di Venezia, di Imperia e di Firenze a quelle del progetto Fumetti nei musei.