Cominciamo la disamina della seconda serata del Festival di Sanremo con un Flop, non che il Flop sia l’outfit della giornalista Francesca Fagnani, splendida in Giorgio Armani Privè, piuttosto il Flop è un messaggio estetico che è passato nelle prime due serate del Festival, ossia la scelta di una magrezza che forse va molto oltre gli standard comuni. Tutti gli outfit scelti dalla Fagnani esaltano la sua struttura esile e molto molto sottile, così come era stato per la Ferragni durante la prima serata, una magrezza sicuramente genetica e naturale per le co-conduttrici, me che potrebbe cristallizzare un’ideale estetico da seguire e copiare un pò pericoloso perchè presuppone il raggiungimento di una condizione fisica non facilmente conseguibile da tutte le giovani donne che ieri erano incollate allo schermo.
Tornando agli outfit, fra i Flop inserisco Colapesce e Dimartino, il primo in Paul Smith e Gaelle Paris, il secondo in Sartoria Trinchese e Gaelle Paris. Non mi sono piaciuti perchè li ho trovati un pò troppo anni 80′, colori opachi e look privi di slancio innovativo. Un po’ noiosi.
Bocciata anche la scelta stilistica di Levante In Etro. C’era molta attesa per l’outfit realizzato da Marco De Vincenzo stilista della maison. Levante ha sfoggiato una tuta nera modello hot pants, in pelle lavorata con motivi floreali. Non che l’outfit non le donasse ma l’ho trovato poco adeguato all’occasione d’uso. La bellissima cantante sarebbe stata sicuramente molto più valorizzata da un taglio sartoriale magari un po’ più classico. Troppe gambe scoperte!
Neanche Giorgia mi fa impazzire. La cantante conferma Dior per il ritorno all’Ariston ma questo completino sembra un po’ troppo Baby e riduttivo rispetto al grande Personaggio che Giorgia incarna. Bellissima la scelta cromatica e il dettaglio dell’allaciatura dello stivale. I lembi lasciati aperti creano verticalità e slanciano la figura. Il diavolo sta nei dettagli…
Giungiamo finalmente ai Top. Re indiscusso della seconda serata è l’outfit di Tananai, uno spezzato Gucci con Giacca di velluto color Prugna (adorabile), fiore all’occhiello in stoffa a contrasto, camicia celeste e questi pantaloni dallo stile retrò che richiamano il Tango. Elegante, raffinato e molto comunicativo, il vincitore estetico della seconda serata è Lui.
Drusilla incanta l’Ariston con la sua eleganza e raffinatezza, abito sartoriale in color borgogna con dettagli fucsia, scelta comunicativa dirompente, le due donne sul palco sembrano una cosa sola. Drusilla ha fornito come sempre una grande lezione di stile e pacatezza agli italiani.
Approvati anche gli outfit di Madame, Paola e Chiara e Shari, la prima in OFF-White le altre tutte in Dolce & Gabbana, hanno movimentato la serata regalandoci divertimento ed innovazione, anche se non mi è piaciuta la scelta di abbinare un bianco caldo e un bianco freddo nella costruzione dell’outfit di Madame.
Chiudo con Rosa Chemical in Moschino. La partecipazione al Festival del cantante ha sollevato molte polemiche, alcuni parlamentari si erano schierati contro la sua partecipazione al festival “per proteggere i bambini”, come se non fosse altrettanto deleterio peri i Bambini e i Giovani proporre ideali di bellezza e MAGREZZA irraggiungibili. Commentando il suo look ad un occhio inesperto potrebbe apparire, come dicono gli inglesi, Too much. Troppo il corsetto nero; troppo la giacca piena di tagli e chiusa da spille; troppo le lunghissime unghie fucsia o gli occhiali da sole. Tuttavia, tutto questo troppo funziona! L’immagine che ne viene fuori è molto comunicativa e moderna, diversa ma in chiave inclusiva e rispettosa. Mi ricorda un pò il Tananai che abbiamo visto alla scorsa edizione. Mi piace!!!
Buona Vita
Cosmanna Dilauro, Consulente d’immagine, Personal Shopper e Style coach