L’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato la richiesta degli Stati Uniti d’America di sospendere la Russia dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. La risoluzione esprime “grave preoccupazione per la crisi umanitaria in Ucraina, in particolare per le notizie di violazioni e abusi del diritto internazionale umanitario da parte di Mosca“. I voti a favore sono stati 93, 24 i contrari e 58 gli astenuti. Per l’approvazione era necessaria la maggioranza dei due terzi dei 193 Paesi votanti, escluse le astensioni.
Secondo l’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, “il voto di oggi è stato storico. È senza precedenti che l’Assemblea Generale Onu abbia votato per sospendere un membro permanente del Consiglio di Sicurezza dal Consiglio per i diritti umani. Siamo riusciti nuovamente a isolare la Russia, a condannarla e quindi a sostenere il popolo ucraino“. Diverso il parere dell’ambasciatore cinese all’Onu, Zhang Jun, secondo il quale “il dialogo e il negoziato sono l’unica via per uscire dalla crisi in Ucraina. Ci opponiamo fermamente alla politicizzazione delle questioni relative ai diritti umani. Questa risoluzione non è redatta in modo aperto e trasparente. Essa aggrava le divisioni tra gli Stati membri, aggiunge benzina al fuoco, e non aiuta i colloqui di pace“.
I Paesi che hanno espresso un voto contrario sono stati: Cina, Siria, Corea del Nord, Iran, Cuba, Kazakistan, Bielorussia, Bolivia, Congo, Algeria, Eritrea, Etiopia, Mali, Nicaragua, Burundi, Centrafrica, Gabon, Lao, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan, Vietnam e Zimbabwe. Tra i 58 astenuti, Sudafrica, Egitto, Senegal, Pakistan, Brasile, Messico, India, Iraq e Giordania.