Su proposta della presidenza italiana, il Consiglio d’Europa ha istituito l’Anno europeo della cultura ucraina. Lo ha comunicato il ministro della cultura, Dario Franceschini, al termine dei lavori della conferenza ministeriale del Consiglio d’Europa tenutasi l’1 aprile al Palais d’Europe di Strasburgo. Il Consiglio d’Europa ha condannato la distruzione del patrimonio culturale e le violazioni dei diritti umani fondamentali compreso quello di partecipare alla vita culturale. I paesi membri si impegnano ad attuare un insieme di azioni concrete a sostegno di Kiev.
In particolare, l’Ucraina riceverà l’assistenza necessaria ad affrontare le minacce al proprio patrimonio culturale. Gli stati membri si impegneranno a preservarlo attraverso ogni possibile strumento tecnico e legale offerto dalle convenzioni in campo culturale. Artisti, intellettuali, scienziati e professionisti del settore creativo provenienti dall’Ucraina riceveranno aiuto attraverso programmi di cooperazione culturale. I profughi ucraini riceveranno assistenza anche attraverso il dialogo interculturale. Gli stati sosterranno le iniziative necessarie a realizzare l’Anno europeo della cultura ucraina, coinvolgendo i profughi ucraini.
Secondo Franceschini, “in tempo di guerra la cultura è spesso un obiettivo deliberato. Esso cancella le tracce culturali del passato. Questo equivale a distruggere la memoria delle persone, creando un danno permanente all’identità degli individui“. Forte è l’impegno del ministro Franceschini a sostegno della cultura ucraina. Pochi giorni fa, egli ha firmato un decreto che destina 2 milioni di euro a 20 fondazioni culturali italiane. Il finanziamento è finalizzato alla realizzazione di residenze artistiche per artisti ucraini. Il Governo ha anche assunto la decisione di offrire all’Ucraina i mezzi per la ricostruzione del Teatro di Mariupol.