Il giornalista Maurizio Costanzo è venuto a mancare all’età di 84 anni. Lo ha comunicato il suo ufficio stampa. Classe 1938, Costanzo è stato sicuramente uno dei volti più noti della televisione italiana. Conduttore, sceneggiatore, scrittore, ha certamente segnato la storia della Televisione italiana con il suo Maurizio Costanzo Show.
Maurizio Costanzo decise di abbandonare gli studi subito dopo il liceo per diventare giornalista. La sua carriera iniziò nel 1956 come cronista del quotidiano Paese Sera. Nel 1960 divenne caporedattore del settimanale Grazia. Il suo debutto radiofonico risale al 1963 come autore del programma Canzoni e nuvole, condotto da Nunzio Filogamo. Costanzo riuscì anche a imporsi come autore musicale: insieme al commediografo Ghigo De Chiara e a Ennio Morricone, ha scritto uno dei brani simbolo della Musica italiana, Se telefonando, portato al successo da Mina.
Verso la fine degli anni ’70, Costanzo impose in televisione una inedita forma di intrattenimento: il talk-show. Prima con Bontà loro (1976-1978), poi con Acquario (1978-1979) e con Grand’Italia (1979-1980). Nel 1982 lanciò quello che ancora oggi è considerato il modello dei talk-show all’italiana, il Maurizio Costanzo Show. Un salotto ambitissimo e controverso, che ha sostanzialmente lanciato personaggi del mondo spettacolo e non solo, da attori come Valerio Mastandrea e Ricky Memphis a futuri esponenti politici come Vittorio Sgarbi. Collaborò alla prima stesura di Salò di Pasolini, alla sceneggiatura di diversi film di Pupi Avati e di Una giornata particolare di Ettore Scola. Fu lui a scoprire un giovanissimo Paolo Villaggio, con il quale disegnò il personaggio di Fracchia.
Molto amico del giudice Giovanni Falcone, Maurizio Costanzo è sempre stato in prima linea nella lotta alla mafia. In seguito all’omicidio di Libero Grassi, realizzò con Michele Santoro una maratona Rai-Fininvest contro la mafia. Durante la diretta, Costanzo bruciò una maglietta con scritto “Mafia made in Italy”. Il suo impegno fu causa di un attentato organizzato da Cosa nostra ai suoi danni. Il 14 maggio 1993 una Fiat Uno imbottita di novanta chilogrammi di tritolo esplose a Roma in via Ruggero Fauro, a pochi metri dal Teatro Parioli, sede del Maurizio Costanzo Show. Costanzo e la moglie, Maria De Filippi, non furono feriti. Costanzo ha poi consolidato la sua fama anche con programmi di larghissimo ascolto come Buona domenica, il contenitore domenicale di Mediaset, di cui è stato conduttore a più riprese.
Dal 1995 al 2009 è stato docente presso la facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma. Nel 2009 l’università Iulm di Milano gli ha assegnato la laurea Honoris Causa in giornalismo, editoria e multimedialità.
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