giovedì, Novembre 21, 2024

Il Manifesto dell’Università inclusiva

L’UNHCR ha proposto alle Università italiane un Manifesto per favorire l’accesso dei rifugiati all’istruzione universitaria. I contenuti.

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L’UNHCR ha proposto alle Università italiane un Manifesto dell’Università Inclusiva. L’obiettivo è di favorire l’accesso dei rifugiati all’istruzione universitaria e promuovere l’integrazione sociale e la partecipazione attiva alla vita accademica. Le Università che aderiranno al documento si impegnano ad intraprendere o ad ampliare attività e programmi a favore degli studenti rifugiati. Attraverso l’adesione al Manifesto, inoltre, le Università concorrono alla realizzazione della “terza missione”. Favoriscono quindi la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della Società. Secondo l’UNHCR, nel 2018 il numero di rifugiati che hanno avuto accesso all’istruzione universitaria è salito dall’1 al 3 per cento. Tuttavia, considerando la percentuale a livello globale del 37%, la difficoltà per i rifugiati di accedere ad opportunità di istruzione superiore continua ad essere drammatica.

I principi generali

Le Università e gli istituti di ricerca firmatari del Manifesto si riconoscono nei seguenti principi generali:

  • Uguaglianza e non discriminazione. Si promuove il pieno rispetto della persona umana senza distinzioni di genere, di nazionalità, di provenienza e nel rispetto delle diversità, evitando ogni forma di discriminazione ed esclusione e garantendo eguale accesso ai servizi ed eguali opportunità di carriera per gli studenti, i ricercatori e i docenti rifugiati, con particolare riguardo all’inclusione di donne e ragazze rifugiate;
  • Accoglienza. Si favorisce una cultura accademica basata sull’ospitalità e sull’accoglienza, promuovendo l’integrazione di docenti, ricercatori e studenti di diverse provenienze […];
  • Conoscenza. Si promuove la conoscenza scientifica dei temi legati alle migrazioni forzate, alla protezione internazionale e all’asilo, al fine di diffondere maggiore consapevolezza sulla situazione dei Paesi di origine, sulle cause delle migrazioni e sui diritti fondamentali dei rifugiati […];
  • Integrazione. Si promuove nell’ambiente accademico l’integrazione, intesa come processo bidirezionale dinamico e articolato, che vede attivamente coinvolti sia i docenti, i ricercatori e gli studenti stranieri, i quali devono essere preparati ad integrarsi pur senza rinunciare alla propria identità culturale, sia le comunità locali e le istituzioni scolastiche, che hanno il compito di sviluppare politiche e programmi sensibili ai bisogni di una popolazione differenziata, con particolare riguardo alla condizione specifica dei rifugiati;
  • Valorizzazione delle differenze. Si facilitano le occasioni di conoscenza reciproca tra studenti, ricercatori e docenti italiani e rifugiati, nell’ottica di promuovere un clima di scambio, inclusione e senso di appartenenza condiviso […];
  • Partecipazione. Si favorisce la partecipazione attiva dei rifugiati alla vita accademica, facilitando la costituzione di associazioni di studenti e ricercatori rifugiati, e coinvolgendo tali rappresentanze in momenti di confronto pubblico ed altri eventi dell’istituto.

I punti programmatici

Le Università e gli istituti di ricerca:

  • promuovono l’accesso alle informazioni utili e aggiornate relative allo status di protezione internazionale, […] e alle implicazioni dello status giuridico rispetto all’accesso all’istruzione […];
  • forniscono informazioni e assistenza ai rifugiati nella fase di iscrizione. Inoltre forniscono informazioni sulle borse di studio disponibili per titolari di protezione internazionale […];
  • predispongono servizi di orientamento e tutoraggio […] per studenti e ricercatori rifugiati;
  • favoriscono l’accesso degli studenti rifugiati a tirocini formativi e stage, in Italia e all’estero, al fine di facilitare il loro futuro ingresso nel mondo lavorativo;
  • si impegnano ad adottare tutti i provvedimenti utili per l’istituzione di un meccanismo equo, trasparente ed efficace per il riconoscimento dei diplomi, dei certificati e di altri titoli conseguiti all’estero dai titolari dello status di rifugiato o dello status di protezione sussidiaria, anche in assenza di certificazione da parte dello Stato dove è stato conseguito il titolo;
  • forniscono informazioni e assistenza ai rifugiati per quanto riguarda le procedure di riconoscimento di titoli e qualifiche conseguiti all’estero. Le istituzioni non possono esigere dai rifugiati alcuna prestazione che comporti il ricorso alle autorità del Paese di origine.

Corridoi umanitari per studenti, docenti e ricercatori rifugiati

Le Università e gli istituti di ricerca:

  • mettono a disposizione borse di studio per studenti e ricercatori titolari di protezione internazionale, e altri incentivi rivolti, ad esempio, al supporto al vitto e all’alloggio, al sostegno allo studio e alla mobilità urbana […];
  • promuovono attività di tutoring, anche con il coinvolgimento degli studenti e di associazioni attive sul territorio, per sostenere i rifugiati nel proprio percorso accademico e di integrazione locale […];
  • possono prevedere annualmente, sulla base di procedure di selezione e registrazione stabilite dai singoli istituti, l’ingresso di quote di studenti rifugiati residenti in Paesi Terzi, al fine di favorire vie di ingresso legale complementari per rifugiati e facilitare la loro integrazione nella società e nell’ambiente accademico;
  • promuovono la partecipazione alla vita accademica di studenti e ricercatori rifugiati, anche supportandoli nella costituzione di loro associazioni;
  • si impegnano a coinvolgere le associazioni di rifugiati in dibattiti ed eventi pubblici, organizzati dagli atenei, anche sui temi legati alla protezione internazionale.

UNHCR ha pubblicato l’elenco delle Università aderenti al Manifesto.

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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