Nel pomeriggio di ieri, i partiti di centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) hanno presentato una rosa di tre nomi candidabili alla Presidenza della Repubblica. Le figure adatte a ricoprire il ruolo di Capo dello Stato, secondo Salvini, Meloni e Tajani, sono Letizia Moratti, Marcello Pera e Carlo Nordio.
Letizia Moratti è, al momento, vicepresidente e assessore al welfare della Regione Lombardia. La sua è considerata una candidatura super partes, non essendo Moratti tesserata ad alcun partito. La sua provenienza è comunque di centrodestra, in particolare Letizia Moratti ha fatto parte di Forza Italia.
Letizia Maria Brichetto Arnaboldi nasce a Milano nel 1949. Assume il cognome Moratti dopo aver sposato Gian Marco, presidente della Saras. Suo padre, Paolo Brichetto Arnaboldi, è stato un eroe partigiano, Medaglia di Bronzo e d’Argento al Valor Militare. Era soprannominato chiamato “il partigiano bianco” per via della sua appartenenza al mondo aristocratico. Letizia Moratti si laurea nel 1972 in Scienze politiche a Milano e, dopo la laurea, diventa assistente in Diritto comunitario europeo del professor Fausto Pocar.
A 25 anni inizia la sua carriera di manager, nel mondo assicurativo. Dal 1994 al 1996 è presidente della Rai. Moratti è stata la prima donna a ricoprire tale carica. Fu nominata dal governo Berlusconi. Dal 2001 al 2006 è ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel governo presieduto da Silvio Berlusconi. Nel 2006 diventa Sindaca di Milano e, un anno più tardi, l’allora Presidente del consiglio Romano Prodi la nomina commissario per la candidatura di Milano a Expo 2015. Nel 2019 presiede, per circa un anno, il Consiglio d’amministrazione di Ubi Banca.
Insieme al marito, Gian Marco Moratti, è stata una convinta sostenitrice e finanziatrice della Comunità di San Patrignano di Vincenzo Muccioli.
La gestione di Letizia Moratti dell’emergenza Covid in Lombardia
Nel 2021, il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, la nomina vicepresidente e assessore al welfare. Hanno scatenato forti polemiche le dichiarazioni di Moratti in riferimento alla distribuzione delle dosi di vaccino anti Covid-19. In una lettera da lei inviata al commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, si legge: “[…] Gli ho proposto quattro criteri: le zone più colpite, la mobilità, la densità abitativa e il tema del contributo che le Regioni danno al PIL. Questi criteri dovrebbero essere tenuti in considerazione non per modificare la distribuzione dei vaccini ma per accelerare per quelle regioni che rispondono a questi criteri”.