La diciannovesima Legislatura è ufficialmente iniziata. Alla Camera dei Deputati, presieduta da Ettore Rosato, e al Senato della Repubblica, presieduto da Liliana Segre, si sono tenute le elezioni dei Presidenti. In entrambe le Camere è stato costituito un ufficio provvisorio di presidenza e una giunta delle elezioni provvisoria.
Ignazio La Russa è il nuovo presidente del Senato. La Russa ha ottenuto 116 voti su una maggioranza di 104.
Nulla di fatto al primo scrutinio per l’elezione del Presidente della Camera dei Deputati: le schede bianche sono state 369, 4 voti per il leghista Riccardo Molinari, 3 per Enrico Letta. Le schede nulle sono state 10. Fumata nera anche al secondo e al terzo scrutinio. Servirà una nuova votazione, la quarta, domattina alle 10.30.
«Ho chiesto a Riccardo Molinari la disponibilità a proseguire il suo mandato da capogruppo della Lega a Montecitorio, nonostante avesse tutte le carte in regola per fare il presidente della Camera. Molinari è stato e sarà il miglior capogruppo possibile, ruolo per me politicamente più rilevante per i prossimi cinque anni. Fontana, già vicepresidente della Camera, è il candidato per la Camera della Lega», ha dichiarato Matteo Salvini.
Il regolamento della Camera dei Deputati prevede che per il primo scrutinio sia necessaria la maggioranza dei due terzi dei componenti. Nel secondo e terzo scrutinio, invece, serve la maggioranza dei due terzi dei presenti. Dal quarto scrutinio è sufficiente maggioranza assoluta.
Le funzioni del Presidenti di Camera e Senato
Il Presidente del Senato rappresenta l’Istituzione, regola il dibattito nell’aula e le attività dell’Organo. È convocato, insieme al presidente della Camera dei Deputati, dal Presidente della Repubblica prima dello scioglimento delle Camere. Inoltre, il Presidente del Senato esercita le funzioni di Presidente della Repubblica supplente nei casi in cui il Capo dello Stato non possa svolgere le proprie funzioni. Nel corso della passata legislatura, il ruolo è stato ricoperto dall’onorevole Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Il Presidente della Camera dei Deputati svolge, all’interno dell’Istituzione che presiede, gli stessi ruoli del Presidente del Senato. È la terza carica dello Stato. Presiede le riunioni del Parlamento in seduta comune per eleggere il Presidente della Repubblica, i cinque membri della Corte costituzionale di nomina parlamentare, un terzo dei membri del Consiglio superiore della magistratura e per la formazione della lista dei cittadini aventi i requisiti per la nomina a senatore, che andranno ad integrare la composizione della Corte costituzionale in caso di messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica. Nel corso della passata legislatura, il ruolo è stato ricoperto dall’onorevole Roberto Fico.
Il discorso di Liliana Segre
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La senatrice a vita Liliana Segre è stata salutata con una standing ovation dall’Aula del Senato. Nel discorso di apertura della legislatura, Segre ha dichiarato: «Oggi sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva. In questo mese di ottobre, nel quale cade il centenario della Marcia su Roma che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio ad una come me assumere momentaneamente la presidenza di questo tempio della democrazia che è il Senato della Repubblica. Ed il valore simbolico di questa circostanza casuale si amplifica nella mia mente perché, vedete, ai miei tempi la scuola iniziava in ottobre; ed è impossibile per me non provare una sorta di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco delle scuole elementari, oggi si trova per uno strano destino addirittura sul banco più prestigioso del Senato!
In Italia il principale ancoraggio attorno al quale deve manifestarsi l’unità del nostro popolo è la Costituzione repubblicana, che come disse Piero Calamandrei non è un pezzo di carta, ma è il testamento di 100.000 morti caduti nella lunga lotta per la libertà; una lotta che non inizia nel settembre del 1943 ma che vede idealmente come capofila Giacomo Matteotti. Il popolo italiano ha sempre dimostrato un grande attaccamento alla sua Costituzione, l’ha sempre sentita amica.
Le grandi nazioni, poi, dimostrano di essere tali anche riconoscendosi coralmente nelle festività civili, ritrovandosi affratellate attorno alle ricorrenze scolpite nel grande libro della storia patria. Perché non dovrebbe essere così anche per il popolo italiano? Perché mai dovrebbero essere vissute come date “divisive” anziché con autentico spirito repubblicano, il 25 Aprile festa della Liberazione, il 1° Maggio festa del lavoro, il 2 Giugno festa della Repubblica?». La senatrice ha rivolto un caloroso saluto al Presidente della Repubblica, un augurio al Presidente emerito Giorgio Napolitano e un pensiero a Papa Francesco.
Le reazioni all’elezione di La Russa
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«Maggioranza subito spaccata e in confusione totale. Incredibile che senatori di opposizione, si capirà quali, abbiano votato La Russa presidente del Senato», ha scritto su su Twitter il segretario di Più Europa Benedetto Della Vedova.
«Noi abbiamo votato scheda bianca. Evidentemente La Russa ha una sua popolarità». Ha detto Mariastella Gelmini, senatrice di Azione-Italia Viva. A le sue dichiarazioni si aggiungono quelle di Matteo Renzi: «Non siamo stati noi, lo avrei rivendicato con orgoglio. Noi nove abbiamo votato scheda bianca. È chiaro che c’è un regolamento di conti intorno al centrodestra».
Soddisfatta Giorgia Meloni: «Congratulazioni al neo presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa. Siamo orgogliosi che i senatori abbiano eletto un patriota, un servitore dello Stato, un uomo innamorato dell’Italia e che ha sempre anteposto l’interesse nazionale a qualunque cosa. Per Fratelli d’Italia Ignazio è punto di riferimento insostituibile, un amico, un fratello, un esempio per generazioni di militanti e dirigenti. È un politico dall’intelligenza rara e dalla tenacia altrettanto introvabile. Un uomo orgoglioso della sua identità politica ma che ha sempre saputo mettere il senso delle Istituzioni al servizio di tutti gli incarichi che ha ricoperto nella sua carriera. E che siamo certi farà altrettanto bene, con autorevolezza, competenza e imparzialità, alla Presidenza del Senato».
Scontro tra Berlusconi e La Russa al Senato. Al termine della chiama, Forza Italia risulta assente alle votazioni. Hanno votato solamente Berlusconi e Casellati. Come riportato da La Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati ha avuto un acceso dibattito con Ignazio La Russa, di Fratelli d’Italia. Alla conversazione si è unito Silvio Berlusconi. «L’ex ministro si batte il petto, allarga le braccia, come a dire: io non c’entro. Berlusconi perde la pazienza, batte i pugni sul tavolo e rivolto a La Russa: “vaff..”».