Un gesto ignobile e vile quello avvenuto a Sant’Onofrio, in provincia di Vibo Valentia. Lo scorso anno, nel mese di aprile, l’Associazione Valentia aveva scelto di ricordare le vittime del Covid di Sant’Onofrio creando un “Giardino della Memoria“. I volontari avevano piantumato quattro alberi d’ulivo, simbolo di pace e di rinascita, nel terreno sito di fronte al cimitero cittadino, apponendovi una targa commemorativa.
Come hanno denunciato i referenti Raffaele Trapasso e Paolo Delfina, a distanza di nove mesi quella targa è stata barbaramente distrutta con un mattone e gettata non si sa dove. “Un gesto ignobile e vile, considerando anche il fatto che si trattava di una targa per ricordare delle persone tragicamente decedute. Persone che hanno sofferto, non poco, e hanno lasciato un vuoto incolmabile nei propri cari e nell’intera comunità”, si legge nel post di denuncia pubblicato dall’Associazione.
“Sant’Onofrio – continua la nota – purtroppo, ancora oggi è un paese composto anche da questi soggetti (in parte marginale, vivaddio). Gente retrograda e ignorante, che invece di usare le proprie mani ‘vellutate’ per maneggiare una vanga o un piccone, preferisce sfogare le proprie frustrazioni quotidiane in questo modo“. I responsabili “non hanno avuto rispetto nemmeno per i morti, figuriamoci per i vivi! Chiunque sia stato, ragazzo o persona adulta, ci auguriamo che si faccia un esame di coscienza e provi un pizzico di vergogna“.
“Non è stato un banale incidente”
I volontari non hanno dubbi sulla dolosità della causa: “questa volta non è stato il vento, non è stata una semplice goliardata adolescenziale. Non è un gesto ‘fatto così tanto per passare il tempo’. È stata una grave mancanza di educazione e di rispetto. In primis, nei confronti delle vittime che la pandemia ha mietuto, ma anche nei riguardi di chi cerca con tutte le proprie forze di costruire qualcosa di bello per il paese, di chi prova a rimboccarsi concretamente le maniche per migliorare il territorio“.
L’augurio dell’Associazione è “che un giorno Sant’Onofrio possa ritornare il paese che merita di essere. Un luogo bello, ma soprattutto civile. Il paese in cui ogni santonofrese ha sempre sognato di vivere, ma la strada da percorrere, ahinoi, è ancora molto lunga e tortuosa“.
I referenti denunceranno l’accaduto alle Forze dell’Ordine. Il Giardino della Memoria avrà una nuova targa, che ricorderà i nomi delle vittime del Covid del paese calabrese.