Romeo Castellucci libera un corteo di scheletri in centro a Milano. Non è uno scherzo, non è una metafora, ma quello che è accaduto ieri sera per le strade del centro cittadino.
Romeo Castellucci: gli scheletri marciano su Milano
Come vi abbiamo raccontato in tempo reale, nella notte tra il 20 e il 21 novembre, la danza macabra, quella famosa del cimitero degli Innocenti a Parigi, ha ripreso vita. Dove? A Milano, in pieno centro, guidata dall’invisibile mano del regista Romeo Castellucci. Intorno alla mezzanotte, una schiera di scheletri con in mano nere bandiere, ha varcato le porta della Triennale di Milano, per poi defluire lungo viale Alemagna e sprofondare nel fossato del Castello Sforzesco. Da qui, l’esercito dei morti, con passo lento, ha inondato via Dante, per arrivare a stendersi sulla pietra fredda di piazza Duomo, proprio sotto il gotico fantasmagorico della Cattedrale. Questa volta però non c’erano le note della Danse Macabre di Camille Saint-Saëns ad accompagnarli, né ci sono stati proclama ufficiali dell’evento.
Eppure, chi ha attraversato le strade del centro ieri notte, si è trovato davanti un esercito di morti ad aspettare il verde al semaforo di Piazza Cordusio. Sì: proprio di fianco alla statua del Parini. Sì: a pochi metri dal colosso della Starbucks Reserve. Ed è forse proprio questo l’assurdo della notte di Castellucci. Senza far rumore, i vessilli di morte arrivati dal nulla, hanno ingrossato ancora di più il silenzio che sempre riempie le deserte strade del centro a quell’ora. Un manipolo di curiosi, come fedeli improvvisati alla processione del venerdì santo, ha seguito paziente tutto il corteo, fino al suo rientro in Triennale.
Così la morte ha strisciato inaspettata, tra le luci dei negozi di abbigliamento e le insegne luminose dei fast food accampati nei palazzi storici. Così ne ha sbaragliato gli odori, confondendo la fase alcolica fastidiosa di chi per puro caso, dopo una serata, stava tornandosene beatamente a casa. Infine, così la morte è passata, lasciando il freddo al freddo della notte, e le vie del centro al vuoto disabitato cui sono condannate.
Chi è Romeo Castellucci?
La performance, come vi abbiamo anticipato in esclusiva già nella notte, è stata organizzata dal regista teatrale Romeo Castellucci. Nome ben noto nell’ambito teatrale nazionale e internazionale, il regista lavora spesso con Triennale Milano. Infatti, era stato in scena negli spazi del Teatro di viale Alemagna già settimana scorsa, con lo spettacolo Bros. Anche in quel caso, ci aveva spiazzato con una performance quasi del tutto muta, che seguiva il ritmo atroce delle armi da fuoco e dei latrati dei cani, dei bassi perforanti e distorti. Anche il quel caso, in scena c’era un gruppo di uomini totalmente anonimi, guidati da una volontà impersonale e superiore. Questa volta, però, non è stato un inquietante moltitudine di poliziotti a sconvolgerci, ma un esercito vero e proprio. Di morti.
Che piaccia o meno, che sia più o meno convincente nelle sue performance, una cosa è certa: l’arte di Castellucci vuole stupire e provocare. Non può lasciare indifferenti.
Federico Demitry