Dall’inizio del 2022, le librerie fisiche hanno venduto più della metà di tutti i libri di varia (romanzi, saggi e manuali, esclusa l’editoria scolastica). Lo ha comunicato l’Associazione Italiana Editori. I dati, rilevati da Nielsen BookScan, sono stati presentati al Salone Internazionale del Libro di Torino. Nei primi quattro mesi del 2022, sono stati venduti 32 milioni di libri nei canali trade (librerie fisiche e online e grande distribuzione). Il valore economico a prezzo di copertina è stato di 469 milioni di euro. I dati sono in flessione rispettivamente del 2,5% e del 3,7% rispetto i primi quattro mesi del 2021. Rispetto al 2019, sono state vendute 5 milioni di copie in più (+17%), corrispondenti a 65 milioni di euro di valore a prezzo di copertina (+16%).
Il prezzo della carta è aumentato di oltre il 50% rispetto al gennaio 2021. Nelle librerie fisiche sono stati venduti libri per un valore a prezzo di copertina di 245,8 milioni. Nelle librerie online, sono stati venduti libri per 201,7 milioni di euro. La grande distribuzione ha avuto un giro d’affari di 21,6 milioni. Le librerie superano la metà delle vendite con il 52,4%, l’online è al 43%, la grande distribuzione al 4,6%.
L’influenza dei social
Nel 2022, gli unici generi in crescita sono la narrativa straniera e i fumetti. In particolare, le vendite di fumetti nelle librerie sono triplicate rispetto al 2019. Nel 2021, il 59% degli acquirenti ha dichiarato che le loro proprie sono state influenzate da quanto letto, visto o ascoltato sui social network. Nel 2019 il dato era fermo al 50%.
«L’editoria italiana ha ben superato gli anni della pandemia – ha spiegato il presidente di AIE Ricardo Franco Levi – ma adesso affronta un contesto economico caratterizzato dall’aumento dei prezzi della carta, dall’inflazione, dalla caduta dell’indice di fiducia dei consumatori. Sul lungo periodo, la sfida è conquistare nuovi lettori giovani che vanno raggiunti attraverso i canali di comunicazione da loro più utilizzati e con un’offerta editoriale e culturale in cui possano sempre più riconoscersi».
Le dichiarazioni dell’AIE e di Franceschini
«Il governo ha doverosamente e consistentemente aiutato il mondo del libro nell’attraversamento della pandemia – ha dichiarato il Ministro della cultura Dario Franceschini – dalle misure per i piccoli editori a quelle per le biblioteche, le imprese, i traduttori gli editori di arte e turismo. Inoltre il Bonus 18app, che da ai neo diciottenni 500 euro da spendere in cultura, è diventata norma permanente. I dati dicono che l’80% del Bonus viene speso in acquisto di libri».
«Un anno fa ho preso l’impegno di portare a compimento entro la fine della legislatura un disegno di legge complessivo per il libro. Una legge di sistema che prende come riferimento la legge cinema, che possa sostenere tutti i soggetti della filiera: case editrici, librerie, distributori, traduttori, autori tra cui anche illustratori e fumettisti. Vorrei che la legislatura si chiudesse con l’approvazione di questa legge, che sarà un altro passo doveroso e giusto per rafforzare quello che oggi rappresenta la lettura», ha concluso Franceschini.