La Camera dei comuni della Gran Bretagna ha approvato definitivamente la legge Safety of Rwanda, il provvedimento che prevede la deportazione in Ruanda di circa 5000 migranti irregolari. Il testo è stato approvato con il sostegno di 320 deputati, contro i 276 voti negativi.Fino ad ora, la Gran Bretagna ha speso circa 400 milioni di sterline per la fase preliminare delle deportazioni, senza che nemmeno un volo sia partito per il Ruanda.
In base alla nuova legge, gli immigrati che entrano illegalmente in territorio britannico potrebbero essere deportati in Ruanda, in cambio un’ingente somma di denaro. Questo nonostante il Paese non sia una destinazione sicura. La nazione africana è in conflitto con i paesi confinanti, in particolare con il Burundi: è difficile credere che sia in grado di tutelare l’incolumità dei profughi deportati dal Regno Unito.
Nel 2022, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha ordinato di bloccare all’ultimo minuto diversi voli verso il Ruanda che trasportavano migranti, nonostante il via libera dei tribunali britannici. Secondo la Corte, il Ruanda non è un paese sicuro e lì i migranti potrebbero subire violenze. I sindacati dei dipendenti pubblici della Gran Bretagna sono fortemente contrari alla legge approvata. Essi sostengono sostengono di non poter essere costretti a ignorare deliberatamente un’istruzione della Corte europea dei diritti dell’uomo, il che costituirebbe una violazione del diritto internazionale.