La Casa della Legalità “Piersanti Mattarella” è stata brutalmente attaccata.
A settembre, l’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità ha consegnato le chiavi di un bene sequestrato alla ‘Ndrangheta ad Associazione Valentia, editrice del nostro sito. Il bene, un palazzo di più piani con vista sul mare, ospiterà la Casa della Legalità “Piersanti Mattarella”. In quell’occasione, scrivevo: «Questa casa sarà un faro di giustizia e educazione. Il presidente di Valentia, Anthony Lo Bianco, ha delineato alcuni dei piani futuri per la Casa della Legalità. Tra questi, l’attivazione di bandi Erasmus, l’apertura di sportelli informativi rivolti ai giovani, una web radio e la promozione del servizio civile. Questi programmi mirano a fornire opportunità educative e di crescita personale ai giovani, alimentando così una cultura di rispetto della legge e responsabilità civica».
Negli scorsi giorni, alcuni pezzi di merda probabilmente affiliati alla ‘Ndrangheta (Pino Maniaci ce lo ha insegnato, definirli pezzi di merda non è un reato) hanno illecitamente rimosso tutti gli infissi e i sanitari e hanno manomesso gli impianti luce e acqua dell’edificio, che è stato allagato. Naturalmente, nessuno ha visto nulla. Cari pezzi di merda, alla vostra dichiarazione di guerra rispondiamo con le nostre armi: legalità ed empatia. Non vincerete, vi distruggeremo.
Ringrazio l’amico Anthony. Lo ringrazio per le lotte che da anni combatte. Lo ringrazio per il suo instancabile coraggio e per il suo impegno disinteressato. Queste le sue parole: «Non ci faremo intimidire. Questo vile atto di arroganza mafiosa non farà altro che rafforzare la nostra determinazione. Siamo qui per lottare per la legalità e la giustizia, e non ci piegheremo di fronte a questi atti criminali. Invito la comunità Calabrese e le istituzioni a unirsi in un fronte comune contro la criminalità. La risposta a questo atto di barbarie non sarà la paura, ma un rinnovato impegno per la giustizia e la legalità. La Casa della Legalità sorgerà più forte di prima, un faro di speranza contro l’oscurità della criminalità».
Uniamoci, tutte e tutti, per vincere la guerra contro questa montagna di merda.