La Camera dei Deputati ha approvato, all’unanimità, le norme per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche, la cosiddetta legge sull’oblio oncologico. Le norme approvate sono frutto di un lavoro di sintesi di alcune proposte di legge presentate, negli scorsi mesi, da diversi partiti.
Il testo introduce il diritto all’oblio oncologico ed elimina le disparità di trattamento tra le persone guarite da un tumore e il resto della popolazione con riferimento all’accesso ai servizi finanziari, bancari e assicurativi e alle procedure di adozione di minori. Secondo il 14° Rapporto FAVO sulla condizione assistenziale dei malati oncologici coloro che hanno avuto un tumore, pur risultando guariti, subiscono discriminazioni sul piano economico-sociale, in particolar modo per ciò che concerne l’accesso ai servizi bancari e assicurativi. In molti casi, queste persone hanno difficoltà a sottoscrivere o a mantenere sia una copertura assicurativa per le malattie, sia una polizza vita. Entrambe le polizze sono spesso richieste come garanzia per aprire un mutuo.
Il testo approvato dalla Camera definisce il diritto all’oblio oncologico come il diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni né essere oggetto di indagini sulla propria pregressa condizione patologica. Per ciò che concerne i servizi bancari, finanziari e assicurativi, non è ammessa la richiesta di informazioni relative allo stato di salute del contraente riguardanti patologie oncologiche da cui essa sia stata affetta in precedenza, qualora il trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta. Tale periodo è ridotto della metà nel caso in cui la patologia sia insorta prima del ventunesimo anno di età.
Le stesse norme relative all’acquisizione di informazioni sul background sanitario sono state adottate in materia di adozioni e di accesso ai concorsi. Il Garante per la protezione dei dati personali avrà il compito di vigilare sulla corretta applicazione delle nuove disposizioni.