sabato, Novembre 23, 2024

La Wagner si ribella e marcia verso Mosca

Yevgeny Prigozhin ha annunciato la ribellione del gruppo Wagner: «Non è un colpo di Stato, ma una marcia della giustizia».

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La Russia non perseguirà penalmente i combattenti della Wagner. Lo rende noto il Cremlino. L’inchiesta penale contro Yevgeny Prigozhin sarà sospesa. Il capo della Wagner andrà in Bielorussia. Vladimir Putin si è detto riconoscente verso il presidente bielorusso Alexander Lukashenko per il suo ruolo di mediatore.

Il capo dei mercenari del gruppo paramilitare Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha accusato i capi della Difesa russa di avere ordinato un attacco contro i suoi uomini e ha avviato una marcia su Rostov e Mosca. «Non è un colpo di Stato, ma una marcia della giustizia. Andremo fino in fondo», ha dichiarato il capo della milizia. La procura russa ha aperto un procedimento per ribellione armata. A Mosca e a Rostov si rafforzano le misure di sicurezza. La Wagner ha il controllo del quartier generale dell’esercito russo a Rostov, centro chiave per l’assalto russo all’Ucraina.

I miliziani della Wagner sono arrivati a 200 chilometri da Mosca ma ora fanno marcia indietro, tornando verso sud per evitare spargimento di sangue russo. Lo ha comunicato in un audio Yevgeny Prigozhin. Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, ha affermato di aver negoziato con Prighozhin lo stop ai movimenti delle truppe.

Secondo il governo ucraino, «le forze del Gruppo Wagner hanno aggirato Voronezh e si sono dirette verso Mosca, spazzando via tutto ciò che trovavano sul loro cammino. Il tempo stimato di avvicinamento a Mosca della colonna Wagner è di 20-21 ore». Mosca è blindata e si prepara all’assedio, con check point di militari e polizia in quasi ogni incrocio. L’Autorità russa di controllo delle telecomunicazioni ha bloccato i social network del gruppo Wagner per impedire la diffusione di appelli a partecipare alla rivolta. A Mosca è in corso una massiccia evacuazione degli edifici pubblici. I miliziani sono arrivati nella regione di Lipetsk, a sud di Mosca. Il sindaco di Mosca, Serghei Sobyanin, ha invitato i cittadini a limitare gli spostamenti in città

Chi è Yevgeny Prigozhin

Yevgeny Prigozhin è il fondatore della potente brigata Wagner, braccio armato del presidente russo che, nella sua veste di milizia privata, è intervenuta in Siria, Africa e in Ucraina. La Wagner non è inquadrata istituzionalmente nell’esercito russo ma riceve copiosi finanziamenti dal Cremlino. Con l’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio 2022, Prigozhin diventa uno dei protagonisti della guerra insieme ai 50mila uomini sotto il suo comando. Con il passare dei mesi, il leader della Wagner ha iniziato ad attaccare il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu, colpevole a suo dire di aver abbandonato la Wagner sul fronte di Bakhmut senza munizioni né supporto aereo. Inizia così la fine dell’idillio tra Prigozhin e il Cremlino.

Zelensky: «La Russia è sempre più debole»

«La debolezza della Russia è evidente su vasta scala. E più a lungo la Russia mantiene le sue truppe e mercenari sulla nostra terra, più caos, dolore e problemi avrà in seguito»: questo il primo intervento a caldo del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sul suo canale Telegram. «Chi sceglie la via del male distrugge se stesso. Chi invia colonne di soldati per distruggere vite umane in un altro Paese non può impedire loro di fuggire e di tradire quando la vita resiste», ha aggiunto. 

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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