venerdì, Novembre 22, 2024

Analisi del processo di quotazione in borsa di una società

Il processo di quotazione in borsa è una tappa importante per ogni azienda strutturata. Un'analisi dei punti di forza e di debolezza.

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L’IPO (Initial Public Offering) è un’operazione attraverso cui titoli finanziari vengono offerti al pubblico indistinto per la prima volta, con la prospettiva che se ne sviluppi un mercato liquido (Ritter, 1997). Definiamo mercato liquido un mercato in cui si possono compravendere azioni con delle regole certe, creando dei contratti e sapendo che la scelta del singolo di comprare e vendere il titolo non cambierà ragionevolmente il valore del titolo stesso.

Le finalità e i requisiti

Con una IPO una società che si quota in borsa vende al mercato azionario le proprie azioni che possono arrivare da un aumento di capitale (in questo caso le risorse che la società reperisce andranno a finanziare la società stessa, facendo crescere il capitale e aumentando il valore dell’azienda) oppure dalla vendita delle azioni della società, il cui denaro finanzierà l’uscita parziale o totale di un socio.

Per effettuale una quotazione in borsa, una società deve possedere sia dei requisiti formali, dettati dalle regolamentazioni vigenti, che riguardano generalmente la dimensione, la reportistica, il controllo di gestione e le regole di corporate governance della società, sia requisiti del Mercato e del segmento di quotazione. A questi si aggiungono i requisiti sostanziali, che sono quelle caratteristiche che una società deve avere per essere attraente per gli investitori. Riguardano principalmente la storia della società e il piano di sviluppo futuro, soprattutto evidenziando cosa si farà con i fondi reperiti dalla quotazione).

Gli attori coinvolti

L’IPO è un processo lungo e pieno di attori che si interfacciano con la società durante tutto il processo che porta alla quotazione. Il primo soggetto che entra in questo campo e che viene scelto dalla società è l’advisor finanziario, che aiuta la società a scegliere tutti gli altri attori. Il primo passaggio è quello si accompagnare la società che decide di quotarsi nell’individuazione dei consulenti e poi di curarne gli interessi. Il global coordinator è il responsabile della gestione e del coordinamento di tutte le fasi del processo di quotazione. Egli agisce come punto di riferimento tra le parti coinvolte e mantiene i rapporti con le Autorità. Egli deve avere un forte “placing power”, cioè deve essere autorizzato a svolgere servizi di collocamento dei titoli della società e a gestire gli ordini di vendita.

Una figura scelta non dalla società ma dal global coordinator è lo sponsor, una figura fondamentale e prevista specificatamente dal regolamento di Borsa. Lo sponsor garantisce della consapevolezza dell’organo amministrativo e di controllo della società quotanda circa i suoi obblighi e le sue responsabilità. Inoltre, dichiara di essersi formato il convincimento che i dati previsionali relativi all’esercizio in corso siano stati determinati dall’emittente dopo un attento e approfondito esame. In base alle esigenze del mercato, lo sponsor accompagna la società per un determinato periodo di tempo nei primi tempi della quotazione.

Una figura molto cruciale per far sì che si sviluppi un mercato liquido è lo specialista. Egli opera sul mercato al fine di garantire liquidità al titolo una volta quotato. Altre figure centrali sono gli istituti bancari, che aiutano il global coordinator a collocare i titoli, la società di revisione che certifica i bilanci (uno dei requisiti formali per la quotazione), il legale della società e del consorzio e il PR che svolge attività di comunicazione con il mercato. Il processo di quotazione è una tappa importante per ogni azienda abbastanza matura e strutturata. Rappresenta un trampolino di lancio per raccogliere risorse in maniera straordinaria e quindi per finanziarne ancora di più la crescita.

Le conseguenze positive di una quotazione in borsa

CASH IN: ci si quota per finanziare la propria crescita attraverso un aumento di capitale;

CASH OUT: si permette ad un socio esistente di uscire dall’azienda;

CARTA VS CARTA: si ha la possibilità di acquisire altre aziende tramite le proprie azioni date in concambio;

PASSAGGIO GENERAZIONALE: si ha la possibilità di dare un valore all’azienda così da inserirla in un asset ereditario;

BRAND: si accresce la visibilità aziendale con il processo di quotazione;

LOYALTY: i dipendenti hanno la possibilità di partecipare al capitale aziendale attraverso piani di stocks options.

I punti critici di una quotazione in borsa

STATUS DELLA SOCIETA’: è necessario avere un’azienda già matura e ben strutturata, altrimenti sono preferibili altre fonti di finanziamento straordinario come il debito bancario o la private equity;

REQUISITI: oltre a dover rispettare i requisiti imposti dal codice civile per le SPA, le aziende devono sottostare ad altri regolamenti come i codici di corporate governance e il regolamento di mercato;

TRASPARENZA: “Il mercato dà soldi in cambio di informazioni”, questo implica la possibile condivisione di decisioni strategiche;

MERCATO: l’azienda è esposta alle mutevoli condizioni del mercato;

TEMPO: effettuare una quotazione in borsa richiede un significativo lasso di tempo;

COSTI: la struttura aziendale deve essere riorganizzata per soddisfare i requisiti del mercato;

CONTROLLO: è possibile la perdita di controllo dell’azienda a seguito di OPA.

redazione@likequotidiano.it

Marco Marangelli

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