Secondo i dati pubblicati dall’Istat, nell’anno scolastico 2021-2022 sono stati 316mila gli alunni con disabilità che hanno frequentato le scuole italiane. Il dato è aumentato del 5% rispetto all’anno scolastico precedente e rappresenta il 3,8% del totale degli alunni.
La formazione degli insegnanti
Sono oltre 207mila gli insegnanti per il sostegno impiegati nelle scuole italiane nell’anno scolastico 2021-2022. Il dato è in crescita di oltre 16mila unità rispetto all’anno scolastico precedente. A livello nazionale, il rapporto alunno-insegnante è pari a 1,5 alunni ogni insegnante per il sostegno. Il dato è più favorevole di quello previsto dalla Legge 244/2007 che raccomanda un valore pari a 2. Più di 70mila insegnanti di sostegno (il 32% del totale) sono stati selezionati dalle liste curricolari. Si tratta, quindi, di insegnanti che non hanno una formazione specifica ma vengono impegnati nelle classi frequentate da alunni con disabilità per far fronte alla carenza di figure specializzate. All’insufficienza di insegnanti con formazione specifica si affianca spesso un ritardo nell’assegnazione: a un mese dall’inizio della scuola, infatti, circa il 14% degli insegnanti per il sostegno non risulta ancora assegnato.
In una scuola su 10 nessun insegnante per il sostegno ha mai frequentato un corso specifico di aggiornamento per l’utilizzo di tecnologie a supporto della didattica. Le scuole in cui tutti i docenti per il sostegno utilizzano questi strumenti sono soltanto il 54%. I dati Istat contengono anche qualche segnale incoraggiante: negli ultimi tre anni la quota di insegnanti specializzati per il sostegno ha registrato un incremento, passando dal 63% dell’anno scolastico 2019-2020 al 68% dell’anno scolastico 2021-2022. Per l’anno 2021, il Ministero ha introdotto un sistema formativo rivolto al personale docente non specializzato su sostegno e impegnato nelle classi con alunni con disabilità, con l’obiettivo di garantire una conoscenza di base relativa alle tematiche inclusive.
Gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione
Nelle scuole italiane gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione che affiancano gli insegnanti per il sostegno sono più di 65mila. Tra questi, il 4,6% conosce la lingua italiana dei segni. Gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione sono operatori specializzati, finanziati dagli enti locali, la cui presenza può migliorare la qualità dell’azione formativa, facilitando la comunicazione e l’interazione dello studente con disabilità e stimolando lo sviluppo delle sue abilità nelle diverse dimensioni dell’autonomia. La disponibilità di assistenti all’autonomia varia molto sul territorio con un rapporto alunno/assistente pari a 4,5 a livello nazionale.
Due scuole su tre presentano barriere architettoniche
Nell’anno scolastico 2021-2022 nelle scuole sono ancora presenti molte barriere fisiche. Soltanto una scuola su tre risulta accessibile per gli alunni con disabilità motoria. L’assenza di un ascensore adeguato al trasporto delle persone con disabilità rappresenta la barriera più diffusa (45%). Numerose anche le scuole sprovviste di servoscala interno (31%) o di bagni a norma (24%). L’accessibilità degli spazi comprende anche gli ausili senso-percettivivi destinati all’orientamento degli alunni con disabilità sensoriali all’interno del plesso scolastico: solo il 16% delle scuole dispone di segnalazioni visive per studenti con sordità o ipoacusia, mentre le mappe a rilievo e i percorsi tattili, necessari a rendere gli spazi accessibili agli alunni con cecità o ipovisione, sono presenti solo nell’1,5% delle scuole. Solo il 19% delle scuole ha effettuato, nel corso dell’anno scolastico, lavori finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Tra gli studenti con difficoltà educative-apprenditive, che richiedono un percorso didattico personalizzato, figurano gli alunni con disturbi evolutivi specifici e quelli con problemi dovuti al loro ambiente socio-economico, linguistico e culturale di provenienza. Questi studenti, insieme agli alunni con disabilità, rientrano nella sfera degli alunni con Bisogni educativi speciali (BES). Se escludiamo gli alunni con disabilità di cui abbiamo scritto in precedenza, gli alunni che presentano un Bisogno educativo speciale superano l’8% degli alunni iscritti. Più della metà sono alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (51,8%). La quota rappresentata dallo svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale è al 35,4%. Rispetto all’anno scolastico 2017/2018 la presenza di questi studenti all’interno della scuola risulta in aumento del 23% (+113mila circa).