venerdì, Novembre 22, 2024

Dote ai diciottenni e web sicuro: intervista a Nicola Irto

Tra i temi affrontati da Nicola Irto, l'educazione civica digitale, le politiche migratorie, il nucleare, il voto fuorisede.

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Pubblichiamo un estratto dell’intervista realizzata a Nicola Irto nell’ambito della rassegna Piazza Parlamento in vista delle elezioni politiche del 25 settembre prossimo. Nicola Irto è candidato del Partito Democratico al Senato della Repubblica nel collegio Calabria P-01.

Il Partito Democratico ha proposto l’istituzione di una “dote ai diciottenni”. In cosa consiste la vostra proposta e come sarà finanziata la misura?

La dote diciottenni è una misura che prevede una quota di 10.000 euro erogata dallo Stato a chi compie 18 anni, prendendo le risorse dalla tassazione delle successioni superiori ai 5 milioni di euro. Si tratta di una cifra in grado di sostenere i giovani nell’inserimento nel mondo del lavoro e dell’università.

Uno dei punti programmatici del Partito Democratico riguarda la protezione del diritto delle persone a esprimersi liberamente in uno spazio digitale sicuro. Quali sono le misure da attuare per rendere il web uno spazio sicuro?

Occorre elaborare delle norme per recepire delle direttive europee che non sono ancora state recepite. La campagna elettorale formalmente termina alle 23:59 del 23 settembre. Da quel momento non si possono affiggere manifesti e realizzare iniziative pubbliche. Teoricamente si potrebbe ancora continuare a pubblicare materiale elettorale sui social. Non esiste una norma che preveda il blocco delle pubblicazione e delle sponsorizzazioni sui social. Questo è un tema che va affrontato. Occorre soprattutto regolamentare l’utilizzo dei big data, garantendo maggiore sicurezza, maggiore chiarezza, maggiore privacy. Sarebbe utile introdurre nelle scuole l’educazione civica digitale, in un mondo sempre più digitalizzato.

Tema immigrazione: qual è il giusto equilibrio tra solidarietà e sicurezza?

Il punto di equilibrio è il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo. È inaccettabile che ci sia una politica dei respingimenti, del chiudere i porti. Noi siamo per l’allargamento dei corridoi umanitari per poter aiutare chi sta in mezzo al mare, chi fugge dalla povertà e dalla guerra. Dobbiamo andare verso il superamento del regolamento di Dublino e verso la costruzione di una vera politica europea su migrazione e accoglienza. Il tema dell’immigrazione non si affronta con gli slogan ma con l’autorevolezza dell’Italia in Europa.

Per quali motivi il Partito Democratico non è favorevole alla costruzione di nuove centrali nucleari in Italia?

Innanzitutto perché sono contrari gli italiani, che si sono espressi in un referendum. Dobbiamo pensare al potenziamento delle energie alternative, investendo sul fotovoltaico e sull’eolico. Chi promuove il nucleare non spiega come smaltire le scorie, per esempio. L’Italia è il miglior paese in cui investire sulle energie rinnovabili.

Lei è favorevole a consentire il voto “fuorisede”?

Sono favorevolissimo. C’è un vuoto normativo inaccettabile che va colmato immediatamente. Quasi tutti i paesi europei prevedono la possibilità di votare fuorisede. Serve una riforma della legge elettorale. Attualmente possono votare gli italiani all’estero ma non coloro che non si trovano nella propria città di residenza. Questa è una contraddizione.

Quali sono le principali proposte del Partito Democratico nell’ambito della scuola e dell’università?

Gli stipendi degli insegnati italiani devono essere aumentati e portarti in linea con la media europea. Dobbiamo investire nel digitale, anche dal punto di vista delle strutture. Le nostre scuole sono ferme agli anni ’80. Le risorse ci sono, anche nel PNRR. La scuola deve essere la priorità. Proponiamo di costituire un fondo nazionale per i viaggi di studio, per il doposcuola e per l’acquisto di attrezzature sportive. Serve creare una rete forte tra gli enti locali e le università. Le università fanno ricerca scientifica e didattica. Se la ricerca non è di qualità, non lo è neanche la didattica, e viceversa. Le università sono chiamate a un grande scatto in avanti per creare lavoro. La ricerca scientifica deve avere una concreta ricaduta sul territorio, che dia sviluppo e occupazione, soprattutto al sud.

La videointervista integrale

Laureato in Architettura con un dottorato in Pianificazione Territoriale, Nicola Irto si occupa attivamente di politica fin dal Liceo. Nel dicembre 2010 viene nominato membro del Coordinamento provinciale di Reggio Calabria del Partito Democratico. Ha fatto parte della commissione nazionale di garanzia dei Giovani Democratici e della commissione regionale di garanzia del Partito Democratico calabrese.

Nel 2011 è stato eletto consigliere comunale di Reggio Calabria; nel 2014 è stato nominato vicesegretario del PD Calabria ed è stato eletto Consigliere Regionale della Calabria nella lista del Partito Democratico. Nel 2015 è stato eletto Presidente della Commissione Permanente Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente del Consiglio regionale della Calabria. Dal 2017 è membro della direzione nazionale del Partito Democratico. Nel 2020 è stato rieletto nel Consiglio regionale calabrese risultando il consigliere più votato.

È membro titolare del Comitato europeo delle Regioni con sede a Bruxelles per il quinquennio 2020-2025. Dalmarzo 2020 al novembre 2021 è stato Vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria. Il 4 ottobre 2021 è stato rieletto in Regione Calabria ed è stato designato Presidente del gruppo consiliare PD. Dal 21 gennaio 2022 è segretario regionale del Partito Democratico della Calabria.

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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