Pubblichiamo un estratto dell’intervista realizzata a Fabio Roscani nell’ambito della rassegna Piazza Parlamento in vista delle elezioni politiche del 25 settembre prossimo. Fabio Roscani è candidato di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati nel collegio Abruzzo P-01.
Fratelli d’Italia propone una riforma del sistema fiscale che tenga conto del “quoziente familiare”. In cosa si articola la vostra proposta?
Nel programma di Fratelli d’Italia c’è tutta una serie di misure di sostegno alle famiglie italiane che, complice anche questo periodo così complicato, sono entrate in profonda difficoltà. Prevediamo una progressiva introduzione del quoziente familiare, un sistema di tassazione che tenga conto del numero dei componenti del nucleo familiare. Accanto a questo, Fratelli d’Italia si batte per un aumento degli importi dell’assegno unico universale. Prevediamo di arrivare fino a 300 euro al mese per il primo anno di ogni figlio e fino a 260 euro dal secondo anno di vita fino ai 18 anni. Tema centrale è il potenziamento degli asili nido. Occorre aiutare le madri lavoratrici a non dover scegliere tra il lavoro e la maternità.
Sul tema immigrazione, voi proponete l’applicazione di un “Blocco navale”. Di cosa si tratta, nello specifico? Cosa occorre fare, a Suo avviso, per avere un giusto equilibrio tra solidarietà e sicurezza?
Si tratta di una missione europea che ci permette di andare in territorio libico a installare degli hotspot in cui si effettua la divisione tra profughi e migranti economici. Siamo totalmente favorevoli ad accogliere i profughi, sapendo anche che con l’Unione europea c’è una distribuzione, ma non siamo favorevoli all’accoglienza dei migranti economici. Nessuno vuole far venire meno la solidarietà nei confronti delle persone che vogliono venire in Italia, ma non consideriamo umano o solidale il modo in cui la sinistra ha gestito l’immigrazione in questi anni: favorire un’immigrazione clandestina di massa facendo venire in Italia persone a cui non si poteva garantire una vita dignitosa non è assolutamente umano. La regolamentazione dei flussi migratori e la distribuzione nei paesi UE è un modo per garantire dignità alle loro vite.
Per quale motivo Fratelli d’Italia intende modificare la Costituzione rendendo l’Italia una Repubblica presidenziale?
Questa è una battaglia che noi portiamo avanti da tanto tempo. Crediamo che sia giunto il momento in cui i cittadini italiani possano scegliere il Presidente della Repubblica. Non ci siamo formalizzati su che tipo di riforma mettere in campo: potrebbe andar bene anche il semipresidenzialismo alla francese. Dobbiamo mettere questo Paese nelle condizioni di fare delle riforme che attendiamo da tanti anni. Questo può essere fatto grazie al presidenzialismo, alla stabilizzazione del nostro sistema politico.
Quali sono le proposte di Fratelli d’Italia volte a ridurre il divario tra il Mezzogiorno e il resto d’Italia? Cosa risponde a coloro che sostengono che la proposta del Centrodestra di Autonomia differenziata porterà ad un aumento del divario tra Nord e Sud?
Crediamo che la questione meridionale sia fondamentale per il rilancio della nazione. Crediamo che il rilancio economico del Sud Italia debba passare dalla creazione di un hub energetico. Quale posto migliore in Italia per poter sperimentare le forme di energia rinnovabili? L’approvvigionamento di fonti rinnovabili di energia non basterà alla nostra autosufficienza energetica ma il Sud Italia è in grado di fornire questo tipo questo tipo di energia, portando il territorio ad una crescita anche di opportunità. C’è il grande tema dello spopolamento: negli ultimi 5 anni 250 mila under35 hanno abbandonato la nazione. Abbiamo un tema anche di emigrazione dal Sud al Nord Italia. Dobbiamo rendere il meridione capace di attrarre le giovani generazioni. Accanto al presidenzialismo, con la costruzione quindi di uno stato centrale forte in grado di mettere a segno tutta una serie di correttivi per aiutare le regioni italiane in difficoltà, è possibile attuare l’autonomia differenziata.
Lei è favorevole a consentire il voto “fuorisede”?
Sono molto arrabbiato con una certa sinistra e con i movimenti universitari della sinistra che fanno questa battaglia per il voto fuorisede. Il motivo per cui 5 milioni di persone non potranno votare è la legge elettorale che ha voluto la sinistra. La sinistra non è assolutamente credibile, perché ha elaborato questa legge elettorale. Naturalmente, io sono favorevole al voto fuorisede.
Quali sono le principali proposte di fratelli d’Italia nell’ambito della scuola e dell’università?
In Italia noi abbiamo gli studenti più formati d’Europa ma che non riescono a competere con il resto dell’Europa perché entrano troppo tardi nel mercato del lavoro. In Italia, in media, occorrono 27, 2 anni per laurearsi. Nel resto d’Europa la media è di 24 anni. Questo incide fortemente nella nostra capacità di poter competere. Noi vorremmo costruire un sistema d’istruzione e di formazione universitaria che porti i nostri giovani a laurearsi almeno uno o due anni prima rispetto alla media attuale. L’Italia vive il grande paradosso per cui abbiamo il Reddito di cittadinanza per i giovani che non lavorano e poi non paghiamo quei ragazzi che si stanno formando attraverso dei tirocini. Occorre difendere le materie umanistiche con la consapevolezza che per abbattere la disoccupazione giovanile bisogna investire fortemente nelle materie STEM.
Fabio Roscani, dalla nascita di Fratelli d’Italia fino all’inizio del 2017, ha rivestito il ruolo di Coordinatore del Municipio Roma VIII del partito. Ha studiato Servizi Giuridici per l’impresa ed è Presidente Nazionale di Gioventù Nazionale, l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia. Fabio Roscani è membro dell’Esecutivo nazionale del partito guidato da Giorgia Meloni.