Questa settimana, in Italia sono avvenute quattro terribili morti sul lavoro.
Giovedì 7 aprile a Roascio, in provincia di Cuneo, un uomo di 59 anni è caduto da un’impalcatura mentre stava lavorando. Domenico Manuello, dipendente di una ditta edile di Ceva, stava lavorando in un cantiere presso un’abitazione privata. L’uomo è caduto da un’altezza di 5 metri. Sono dieci le morti sul lavoro in Piemonte dall’inizio del 2022.
Poche ore dopo a Villanova Mondovì, sempre in provincia di Cuneo, è deceduto Christian Lori, un operaio di 49 anni di Genova. L’uomo è morto in una cava, schiacciato in una macchina insacchettatrice, incastrato tra i rulli. Il decesso è avvenuto nella sede di una multinazionale che si occupa di prodotti per l’edilizia.
Domenica 10 aprile a Telgate, in provincia di Bergamo, è morto un uomo di 79 anni, titolare di un’officina meccanica. Giuseppe Finazzi è rimasto incastrato in un macchinario, dopo che uno dei suoi indumenti si è impigliato.
Ieri sera a Cusago, in provincia di Milano, un uomo di 46 anni è morto cadendo da un’altezza di circa 5 metri. Floriano Ursu stava eseguendo dei lavori di manutenzione sulla facciata della sede di un’impresa. La tragedia è avvenuta in viale Europa.