L’evento più importante di queste settimane è stato sicuramente il videocollegamento del presidente Zelensky con il Parlamento italiano.
Accordi europei
Nel giorno 16 marzo la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge “ratifica ed esecuzione dell’accordo tra il Governo della Repubblica italiana e l’Istituto forestale europeo riguardante lo stabilimento in Italia di un ufficio sulla forestazione urbana“. L’istituto forestale europeo (IFE) è un ente europeo che si occupa di ricerca nel campo delle scienze forestali e della selvicoltura, con sede a Joensuu, Finlandia. Il 26 ottobre 2021 l’ambasciatore italiano in Finlandia aveva firmato a Helsinki un accordo con cui si prometteva la creazione di un ufficio locale dell’IFE a Roma.
Nello stesso giorno l’emiciclo di Montecitorio ha approvato in prima lettura anche il disegno di legge “ratifica ed esecuzione della Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti“. Gli stati europei stipularono questa convenzione a Stoccolma nel 2001 e si occupa della riduzione delle quantità di inquinanti organici persistenti (POP) nell’ambiente. I POP sono pericolosi perché sono sostanze chimiche dotate di scarsa degradabilità e ciò li rende tossici per l’ambiente. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato.
Elezione diretta del Presidente della Repubblica
La commissione Affari Costituzionali della Camera ha bocciato il disegno di legge a prima firma Giorgia Meloni sull’elezione diretta del presidente della Repubblica. Precedentemente Fratelli d’Italia aveva iniziato a raccogliere le firme per depositare un disegno di legge di iniziativa popolare riguardante l’elezione diretta del presidente della repubblica. Questa proposta di legge invece richiama il sistema della repubblica presidenziale francese. Lì il Presidente del Consiglio e della Repubblica sono la stessa persona e il Presidente della Repubblica si candida e viene eletto dai cittadini.
Questo tema in Italia è stato sempre appannaggio della destra, secondo cui il presidenzialismo sarebbe già in atto se si pensa ai governi nati dalle scelte del Presidente della Repubblica (Governi Monti e Draghi). Ufficializzare questa modifica secondo loro ridurrebbe la distanza tra cittadini e politica. La sinistra invece si è sempre opposta, proprio a causa del passato fascista in cui c’era un uomo solo al comando; pertanto, si ritiene imprescindibile la presenza del ruolo di garanzia che una persona esterna al Governo potrebbe esercitare in caso di emergenza.
La maggioranza ha bocciato il disegno di legge di FdI, ma le regole parlamentari prevedono che ogni scelta delle commissioni debba essere confermata in Aula. Infatti il presidente di Commissione Giuseppe Brescia (M5S) ha riferito in senso contrario come relatore di maggioranza. Prisco (FdI) invece ha discusso il testo come relatore di minoranza. Come prevedibile, i partiti più numerosi si sono spaccati: da una parte Lega, Forza Italia, Coraggio Italia e dall’altra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Italia Viva in Commissione si è invece astenuta, in coerenza con la posizione assunta da Matteo Renzi nei giorni quirinalizi.
Decreto Sostegni Ter
Il Governo ha posto la fiducia su questo decreto sia al Senato sia alla Camera. Il testo recepisce le modifiche del Governo sulla cessione del credito in materia di Superbonus 110%. Il Senato ha approvato il testo con 191 favorevoli e 33 contrari. Si segnala il non voto del senatore forzista Luigi Vitali, che è uscito dall’aula in dissenso dal gruppo poiché il Governo non ha dato parere favorevole a un suo emendamento che richiama un ordine del giorno approvato dall’emiciclo in precedenza, su cui il Governo era d’accordo. La Camera ha invece approvato il testo con 322 favorevoli, 34 contrari e un astenuto.
Senato
I senatori hanno approvato in prima lettura la proposta di legge sull’inserimento dello sport in Costituzione. Il senatore Grimani (Azione/+Europa) ha presentato il testo in Aula con la sua relazione. L’Aula ha approvato all’unanimità in via definitiva un disegno di legge a prima firma Vallardi (LEGA) sulla valorizzazione delle piccole produzioni agroalimentari di origine locale. Passa invece alla Camera per una terza lettura il testo emendato a prima firma Gallinella (M5S) sui prodotti agroalimentari da filiera corta.
Paolo Abete