venerdì, Novembre 22, 2024

Tutte le reazioni all’ipotesi Belloni

Infiamma la politica il nome di Elisabetta Belloni al Quirinale. No di IV, LeU e FI. Pd punta sul Mattarella bis. 5 stelle spaccati.

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Subito dopo l’annuncio di Matteo Salvini e di Giuseppe Conte dell’accordo raggiunto su una candidatura femminile alla Presidenza della Repubblica (probabilmente quella di Elisabetta Belloni), non si sono fatti attendere i commenti del mondo politico.

Il no di Italia Viva, Pd e LeU

Su Facebook, il segretario di Italia Viva, Matteo Renzi, ha scritto: “L’idea che il capo dei servizi segreti in carica diventi Presidente della Repubblica è per me inaccettabile. Si tratta di una deriva anti istituzionale che non ha precedenti. Noi non voteremo Elisabetta Belloni. Che è una mia amica. Ma dai Servizi Segreti non si va al Quirinale: chi non lo capisce non ha cultura istituzionale“. Intervistato da Enrico Mentana, aggiunge: “Non ho problemi ad andare contro il capo dei Servizi Segreti. Non sta né in cielo né in terra che in un paese democratico, il capo dei Servizi diventi il Capo dello Stato. Senza neanche dimettersi prima. Ho comunicato questo mio pensiero a Belloni, su WhatsApp.

Il Partito Democratico, in una nota: “Sono finalmente in corso, dopo il fallimento del muro contro muro voluto dal centro destra, confronti e discussioni su alcune possibili soluzioni. Tra queste anche candidature femminili di assoluto valore. Ma ci vuole serietà. La cosa peggiore è continuare col metodo di questi giorni che consiste nel bruciare con improvvide fughe in avanti ogni possibilità di intesa. Per noi rimane fondamentale preservare l’unità della maggioranza di governo. Intanto invitiamo tutti a prendere atto della spinta che da due giorni e in modo trasversale in Parlamento viene a favore della riconferma del Presidente Mattarella“.

Liberi e Uguali: “Con tutto il rispetto per la competenza e la capacità di Elisabetta Belloni, in un Paese democratico è assolutamente inopportuno che il capo dei servizi segreti diventi presidente della Repubblica. Allo stesso modo non è accettabile che la presidenza della Repubblica e la guida del governo siano affidate entrambe a personalità tecniche e non politiche“.

Forza Italia si sfila dal centrodestra

Belloni per noi non va bene“, ha detto Lucia Ronzulli, vicepresidente dei senatori di Forza Italia. Fonti del partito fanno sapere che Forza Italia, allo scopo di favorire una rapida e il più possibile condivisa elezione del Presidente della Repubblica, da questo momento in poi discuterà e tratterà autonomamente con le altre forze politiche“.

Spaccatura tra i 5 stelle

Benvenuta Signora Italia, ti aspettavamo da tempo. #ElisabettaBelloni“. Così Beppe Grillo in un tweet. Il Movimento, in un post su Facebook, ha scritto: “Il nostro Presidente Giuseppe Conte lo ha detto fin dall’inizio delle trattative: è il momento di eleggere una donna come Presidente della Repubblica. Può essere un passaggio storico, una straordinaria innovazione del nostro sistema politico. Adesso l’idea del Movimento 5 Stelle ha convinto anche le altre forze politiche. Quando abbiamo parlato di donne non abbiamo mai pensato ad una ‘etichetta’ generica, ma a profili di grande qualità, di straordinaria esperienza, di spiccata autorevolezza e soprattutto in grado di rappresentare, senza distinzioni, tutti i cittadini del Paese.

Alcuni dei nomi individuati dal M5S sono stati portati subito sui tavoli delle trattative. A dimostrazione che per noi il riferimento al profilo femminile non è retorico, ma concreto e convinto. Nelle prossime ore si lavorerà perché questa idea abbia un nome e un volto. Un nome e un volto femminile per la prima volta nella storia della nostra Repubblica“.

Non nasconde il suo disappunto Luigi Di Maio: “Trovo indecoroso che sia stato buttato in pasto al dibattito pubblico un alto profilo come quello di Elisabetta Belloni. Senza un accordo condiviso. Lo avevo detto ieri: prima di bruciare nomi bisognava trovare l’accordo della maggioranza di governo. Tutto ciò, inoltre, dopo che oggi è stata esposta la seconda carica dello Stato. Così non va bene, non è il metodo giusto.

Alberto Pizzolante
Alberto Pizzolante
Nato in provincia di Lecce nel 1997, si è laureato in Filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dirige likequotidiano.it.

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