Sono 244.230 gli studenti universitari italiani che usufruiscono di una borsa di studio. Il dato corrisponde al 14% del totale degli studenti universitari, che in Italia sono 1.793.210. Nell’Unione Europea, in media il 25% degli studenti universitari ottiene una borsa di studio. In Italia, per poter ricevere una borsa di studio è necessario rientrare nella soglia ISEE massima di € 24.335 e nella soglia IPSE massima di € 50.000. Non vi sono solo requisiti legati al reddito: per poter ottenere la borsa lo studente dovrà aver conseguito, o nel caso delle matricole dovrà conseguire, un numero minimo di crediti formativi universitari.
Secondo il report Il Diritto allo Studio Universitario nell’anno accademico 2020-2021, pubblicato dal Ministero dell’Università, nell’Anno Accademico 2020-21 la principale forma di sussidio erogata dagli Enti regionali è stata la borsa di studio. Essa ha rappresentato il 62,2% degli interventi effettuati a tutela del diritto allo studio. Sono state erogate complessivamente 244.230 borse di studio, che hanno coperto il 98,8% degli aventi diritto. Nel 2020 alle borse di studio sono stati destinati 713,5 milioni di euro. Negli ultimi cinque anni l’aumento di borse di studio erogate è stato del 42,7%, negli ultimi due anni disponibili l’aumento è stato pari al 9,4%. Nell’Anno Accademico 2019-20, in media ogni studente beneficiario ha ricevuto un importo di €3.192.
Per l’organizzazione studentesca Link, «attualmente le borse di studio non sono uno strumento per venire incontro alle necessità ma un premio per chi riesce a rispettare una performance predeterminata. Ciò porta a vivere moltз studentз costantemente con la paura e lo stress correlato di dover sottostare a logiche prestazionali, anche quando gli eventi non lo permettono. Ne è un caso emblematico la richiesta di rispettare questi requisiti anche durante il lockdown e la didattica a distanza. Il calcolo basato sul merito esclude variabili importanti che caratterizzano le condizioni di vita di unə studentə. Tra questi, il benessere psicologico, fuori e dentro gli ambienti universitari, e le condizioni socio-economiche che portano a dover trovare un lavoro part-time, e dunque sottrarre del tempo allo studio rendendo più difficoltoso rispondere agli standard di performatività imposti al fine di poter usufruire della borsa di studio».